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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Magione

Magione, sindaco su orari apertura negozi: "Rispettare festività"

Il sindaco di Magione scrive alle attività commerciali in merito alla liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi che deve tenere conto della storia e della tradizione italiana

Con una lettera che sarà inviata alle attività commerciali del territorio il sindaco di Magione, Massimo Alunni Proietti, invita gli operatori ad una collaborazione affinché si crei «un modello sostenibile di commercio, all’insegna della cultura, della difesa e del rispetto dei valori insiti nelle festività civili e religiose e non nel solo consumo".

Secondo Proietti, il principio del decreto legge che prevede la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali a partire dal 2 gennaio 2012, non deve essere interpretato come "un’apertura selvaggia e totale degli esercizi, ma una maggiore flessibilità degli orari, cioè una programmazione intelligente nei giusti periodi e nelle giuste fasce orarie, con regole che portino vantaggio alle aziende, ai cittadini e ai lavoratori".

Il particolare andrebbero tutelate quelle festività fondamentali della storia e della tradizione italiana quali: 1° e 6 Gennaio, domenica e lunedì di Pasqua, 25 Aprile, 1° Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto, 8, 25 e 26 Dicembre, senza escludere altre ricorrenze quali la festa del patrono o di
interesse locale.

"Si dichiara – conclude Massimo Alunni Proietti - la totale disponibilità a concordare tra le parti (Municipio, rappresentanti sindacali, aziende) un calendario di aperture annuali, nell’interesse della collettività nel suo insieme".

Di seguito riportiamo il testo della lettera del sindaco Proietti

La manovra finanziaria della scorsa estate – Decreto Legge 98 del 6 luglio 2011 – ha previsto la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali a partire dal 2 gennaio 2012. I commercianti di tutta Italia possono decidere autonomamente i propri giorni e orari di apertura e chiusura.

Ritengo che il principio di questa norma non sia quello di garantire un’apertura selvaggia e totale degli esercizi, ma una maggiore flessibilità degli orari, cioè una programmazione intelligente nei giusti periodi e nelle giuste fasce orarie, con regole che portino vantaggio alle aziende, ai cittadini e ai lavoratori.

A mio parere una società che non sia più in grado di festeggiare con il riposo le proprie ricorrenze laiche e religiose sia una società destinata a non dare la giusta importanza ai valori fondanti della democrazia e della civiltà.

Invito, pertanto, tutti gli esercenti ad adoperarsi per la creazione di un modello sostenibile del commercio, all'insegna della cultura, della difesa e del rispetto dei valori insiti nelle festività civili e religiosi e non del solo consumo.

Confidando nella sensibilità degli esercenti operanti nel territorio del nostro Comune, si auspica il rispetto delle festività religiose e laiche come individuate nella Costituzione Italiana e nelle radici religiose del popolo italiano.

Individuando tra le festività fondamentali della storia e della tradizione italiana siano quelle ricomprese nel seguente elenco: 1° e 6 Gennaio, domenica e lunedì di Pasqua, 25 Aprile, 1° Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto,  8, 25 e 26 Dicembre, senza escludere altre ricorrenze quali la festa del patrono o di interesse locale, si dichiara la totale disponibilità a concordare tra le parti (Municipio, rappresentanti sindacali, aziende) un calendario di aperture annuali, nell’0interesse della collettività nel suo insieme.
 

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