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Economia

Giornale dell'Umbria, altri due giorni di sciopero: "Stipendi non pagati"

Giornalisti e poligrafici chiedono attenzione e vicinanza da parte delle istituzioni locali, del mondo dell'impresa regionale per non far morire il Giornale. Ecco cosa accade

La lenta agonia del Giornale dell'Umbria, dopo l'addio della famiglia Colajacovo e la vendita ad un sodalizio romano, sembra ormai inarrestabile. Ora, come denunciato dal Cdr, non arrivano neanche i soldi degli stipendi: "Ad oggi, superando le consuete scadenze, non sono pervenuti né gli stipendi di novembre né le tredicesime maturate, mentre si fa sempre più concreto il rischio di non percepire neppure le retribuzioni di dicembre il prossimo mese di gennaio".

Il prossimo passo si teme, se non ci sarà la ricapitalizzazione, il blocco della stampa e la vendita delle la copia solo tramite edicola digitale. Per questa situazione il Comitato di redazione ha proclamato due giorni di sciopero (oggi e domani). "Si resta in attesa - si legge nella nota -  di una iniziativa pubblica di sottoscrizione di capitali a favore dell'azienda (fino a 10 milioni di euro) che l'editore ha convocato per il 18 dicembre in un prestigioso hotel perugino, a fronte della quale, ad oggi, non risultano pervenute alcune sottoscrizioni. Si ricorda che l'editore in una recente, formale riunione ha dichiarato espressamente che, anche in mancanza di sottoscrizioni esterne, lui stesso avrebbe provveduto alla onerosa ricapitalizzazione!".

Giornalisti e poligrafici chiedono attenzione e vicinanza da parte delle istituzioni locali, del mondo dell'impresa regionale e delle sue associazioni di rappresentanza, di tutte le forze politiche e sociali e dei cittadini umbri che "hanno a cuore la pluralità delle voci informative di questa regione e la sopravvivenza di un giornale che non merita di morire".

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