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Economia

Dossier Umbria, non è una Regione per artigiani, commercianti e professionisti: vince il posto fisso

L'analisi dell'Inps su pensioni e crisi economica. Tra tasse, calo dei consumi e concorrenza sia in attività che in riposo gli autonomi soffrono

Che l'Italia non sia un Paese, Umbria ovviamente compresa, per Partite Iva (artigiani, commercianti e anche alcune categorie di professionisti) lo dimostra anche il dossier dell'Inps con focus sull'Umbria. La crisi ne ha falciati tantissimi, costretti a chiudere anche per via della tassazione e scarsa considerazione istituzionale, falciando anche tanti posti di lavoro in una Regione che vive(va) di piccole e piccolissime imprese.

In Umbria il posto fisso nel pubblico è il paradiso - nonostante stipendi in media intorno ai 1300 euro per i livelli più bassi - per la mensilità assicurata e anche per una pensione nettamente superiore agli altri. Essere dipendenti, anche nel privato, equivale ad un purgatorio (rischio licenziamento alto, precarietà ma pensione migliore rispetto agli autonomi). All'inferno - secondo i dati - negli ultimi 10 anni (la crisi infinita in Umbria) sono finiti invece piccoli e medi commercianti, imprese edili, artigiani, rappresentanti (netto il calo dei consumi), addetti delle professioni comunicazione e marketing e professionisti (avvocati in prima linea).

Nel dossier Umbria, l'Inps analizza ovviamente le pensioni: l’importo medio mensile di una pensione di un lavoratore dipendente privato è intorno a 1.000 euro, mentre la pensione media di un autonomo è di circa 778 euro. Tra i 1200-1300 euro quella di un funzionario pubblico senza tanti gradi. La sprorzione non è semplicemente determinata dalla minore o maggiore contribuzione durante il periodo lavorativo.

Inps dossier su pensionati e redditi comunitari ed extracomunitari: importo assegni

Ma ad arrivarci alla pensione per gli autonomi e le partite Iva sarebbe già un successo. I numeri Inps sulla chiusura delle attività parlano chiaro: gli artigiani sono passati da 27.781 a 27.255 (meno 526), commercianti da 32.940 a 32.707 (meno 238). In leggero calo anche gli autonomi in agricoltura. Diminuiscono le attività industriali (-1,6%) e le imprese di costruzioni (-2%). Non è un Paese e una Regione dove inventarsi un mestiere, spesso tradizionale, ti fa arricchire. Anzi. 

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