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A Brunello Cucinelli il premio "Designer of the Year": "Dedicato alla mente e al cuore delle donne e degli uomini di ogni tempo"

Il riconoscimento internazionale da parte della rivista inglese di moda maschile GQ è stato consegnato a Londra

Un altro riconoscimento internazionale per Brunello Cucinelli che ha ricevuto ieri sera a Londra, nella cornice del Tate Modern Museum, il premio “Designer of the Year” conferito dalla rivista britannica di moda maschile GQ.

Il premio è stato conferito in occasione del "GQ Men of the Year", giunto alla XXIV edizione, che rappresenta uno dei massimi momenti di incontro tra personaggi dello spettacolo internazionale. Ospiti di Brunello Cucinelli e della sua famiglia, alcuni attori ed amici vicini al brand, tra cui Jonathan Bailey, Jack O’Connell il Presidente e CEO del circuito della Formula 1 Stefano Domenicali e il campione del mondo di calcio di “Germania 2006” Andrea Pirlo.

Nel corso della serata GQ ha premiato tra gli altri Sir Anthony Hopkins, il regista Quentin Tarantino e il cantante Ed Sheeran

Il presentatore Jonathan Bailey ha così motivato il riconoscimento a Brunello Cucinelli: "Il termine italiano sprezzatura è meraviglioso - la traduzione più vicina in inglese è una sorta di 'leggera, studiata noncuranza'. Brunello Cucinelli, è il sovrano incontrastato della sprezzatura e, proprio come la parola, non ne esiste una facile traduzione o paragone: è unico nel suo genere. Dal 1978 ha iniziato la sua attività credendo fermamente in una sorta di capitalismo umanistico, ha sostenuto l'artigianalità nel mondo della couture, e ora è a capo di una casa di moda che incarna un profondo rispetto per gli artigiani anche se genera un fatturato annuo di oltre mezzo miliardo di euro. Il suo nome è sinonimo di eccellenza italiana".

"Vorrei dedicare il mio premio alla mente e al cuore delle donne e degli uomini di ogni tempo e di ogni parte del mondo, ai miei maestri che con la loro parola illuminante mi hanno insegnato una visione universale del creato e quel capitalismo umanistico che oggi mi viene così benevolmente ed estesamente riconosciuto -  ha detto Cucinelli - è proprio grazie ad esso che nel lavoro abbiamo trovato e coltivato la dignità morale ed economica dell’essere umano, la garbata crescita, l’armonia tra il profitto e il dono e il rispetto del creato del quale, per la piccola parte alla quale sono stato chiamato, mi sento fedele e premuroso custode. Che il Creato ci protegga. Grazie, grazie a tutti".

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