rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Crisi, denuncia della Cgil: "Stipendi in ritardo in media da 5 mesi"

Sempre più aziende alle prese con le tasse e la crisi economica hanno accumulato ritardi fino a sei mesi sugli stipendi dei propri dipendenti ormai alla fame

"Il 2013 segnerà una netta inversione di tendenza nelle politiche economiche portate avanti dall'Italia, oppure il dramma occupazionale continuerà ad allargarsi con conseguenze nefaste sulla situazione sociale, già molto critica, dell'Umbria e dell'intero Paese. La parola d'ordine è discontinuità". La Cgil dell'Umbria la pone come condizione irrinunciabile per guardare all'anno nuovo con un minimo di ottimismo e per questo ribadisce il suo "no all'agenda Monti, inadeguata rispetto alla crisi e iniqua, perchè mancante di elementi fondamentali come il concetto di democrazia nei luoghi di lavoro, di laicità dello Stato e, soprattutto, di sviluppo, creazione di occupazione, e politiche di investimento". Il segretario regionale della Camera del Lavoro, Mario Bravi, mette sullo stesso piano rigore "cieco e depressione economica".

"Il rigore cieco e a senso unico ci ha portato a questa situazione critica - ha detto nella conferenza stampa di fine anno -. Lo stillicidio di aziende e posti di lavoro continua, come dimostra il nostro aggiornamento sulle oltre 90 crisi aperte nelle nostra regione, che quotidianamente registra un'evoluzione, anzi un'involuzione, con nuovi posti di lavoro persi e aziende che chiudono i battenti".

Il trend complessivo delle aziende continua ad essere estremamente negativo: gli ultimi dati sulla cassa integrazione dell'Osservatorio nazionale della Cgil vedono l'Umbria in testa tra le regioni italiane per aumento di ore di cig concesse (+40% nei primi 11 mesi del 2012, contro una media nazionale del 9%). A tutto questo, si aggiunge un fenomeno che ultimamente sta assumendo dimensioni preoccupanti: quello del mancato pagamento degli stipendi, in certi casi fino a 5-6 mensilità.

La Cgil dell'Umbria aprira' il 2013 con una proposta concreta, che sarà formalizzata in una conferenza di programma che si terrà a fine gennaio, "non a caso - ha sottolineato Bravi - prima delle elezioni politiche, perchè dalla politica devono arrivare le risposte che sono finora mancate". In quella sede la Cgil regionale proporra' un Piano per il lavoro, il cui obiettivo sia quello di far ripartire il tessuto economico umbro, cominciando dalla salvaguardia delle sue eccellenze, come il polo siderurgico ternano, quello chimico e il complesso industriale ex Merloni sulla fascia appenninica, dove, "ora che ci sono le risorse, serve che gli imprenditori facciano la propria parte".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi, denuncia della Cgil: "Stipendi in ritardo in media da 5 mesi"

PerugiaToday è in caricamento