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Economia

Allarme di Confesercenti, in Umbria a marzo consumi a picco: -11%

Secondo il presidente di Confesercenti Umbria Burzigotti, il tracollo sembra essere sempre più angosciante per interi comparti del commercio e per le pmi del settore; c'è bisogno di nuovi interventi fiscali e strumenti per invertire la tendenza

"Il dato delle vendite di marzo, esordisce Alvaro Burzigotti, Presidente regionale Confesercenti, è un nuovo, severo monito sulla gravità della crisi dei consumi. Siamo ad un tracollo angosciante di interi settori del commercio, a partire da quello dell’abbigliamento da tempo in difficoltà, con un pesantissimo -11 % ed una previsione di chiusura per il 2013 di 300 unità in Umbria".

Questi sono i dati eclatanti presentati dal Presidente regionale di Confesercenti Alvaro Burzigotti che attraverso un comunicato ha cercato di evidenziare difficoltà stagnanti nel tessuto commerciale regionale: "Regge a fatica l’alimentare mentre soffrono sempre di più i negozi di vicinato che sfiorano una vera e propria Waterloo con un calo che, in volume, supera il 9% su base annua ed il 7% nei primi tre mesi di quest’anno. In questa situazione il rischio di desertificazione dei centri urbani si fa sempre più forte e va contrastato con estrema determinazione. La contrazione delle vendite segnala, se ancora ce ne fosse bisogno, anche lo stato di forte disagio nel quale versano i redditi delle famiglie italiane".

"Ecco perché - secondo Burzigotti - servono misure forti a sostegno della crescita, tagliando con coraggio la spesa ed alleggerendo il carico fiscale di famiglie ed imprese. Gli annunci o il ricorso ad interventi tampone servono ormai a poco. Per ricreare un clima di fiducia in grado di far ripartire crescita e consumi ci vuole una svolta reale nella politica economica che tenga conto anche del fattore tempo".

"L’Umbria - conclude Burzigotti - rischia di pagare un conto molto più pesante delle altre regioni anche perché la crisi sta colpendo in maniera indiscriminata tutti i settori del terziario e con il sistema bancario che non ha ancora fatto ripartire l’erogazione di credito alle imprese".

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