rotate-mobile
Economia Centro Storico / Corso Vannucci

Barriere architettoniche, Vinti: "10 mln di euro di richieste e Stato assente"

L'assessore regionale Vinti rivela che in Umbria ci sono 10 mln di euro di richieste dei cittadini sulle barriere architettoniche e la conferma che lo Stato non mette neanche un euro

Stefano Vinti, assessore regionale ai lavori pubblici, è amareggiato dopo l’approvazione della Giunta umbra della ricognizione per il 2012 del fabbisogno complessivo dell'Umbria delle richieste di contributo per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati.

Le richieste dei cittadini arrivano a 10.153.776 euro, comprensivo delle nuove domande di contributo presso i Comuni per l’anno in corso per un importo di 911.687 euro e la trasmissione al Ministero delle Infrastrutture della richiesta di partecipazione alla ripartizione del fondo della legge 13 del 1989.

Peccato, però, che lo Stato sembra far finta di niente e per chi è in carrozzina c'è un'amara constatazione: “Abbiamo adempiuto ad un obbligo di legge, ma il ridicolo sta nel fatto che sappiamo fin da oggi di aver lavorato a vuoto perché lo Stato non mette nemmeno un euro su questo versante. Sono anni che andiamo avanti così”; ammette Vinti.


“Questa legge- continua l’assessore- stabilisce la concessione dei contributi, per la realizzazione di interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, a coloro i quali li abbiano a carico, nonchè ai condomini ove risiedono queste categorie di ipotetici beneficiari. Sono anni ormai che approviamo questo fabbisogno, che ovviamente cresce di anno in anno, senza ricevere neppure un euro dallo Stato, perché il fondo previsto dalla legge non viene più rifinanziato.

Vinti sostiene un'indifferenza dei Governi sui problemi sociali: "Registriamo soltanto ogni anno la più totale indifferenza dei Governi nazionali verso i problemi sociali di questo genere che costringono migliaia di persone in difficoltà a non poter trovare soluzioni che permettano un uso “normale” dei propri edifici se non attraverso grandi sacrifici economici che peraltro in momenti di crisi come gli attuali, pochissimi soggetti si possono permettere. Tutto ciò naturalmente, conclude Vinti, senza considerare che questi piccoli interventi potrebbero dare una boccata di ossigeno anche alle imprese edili ed artigiane, alle prese anche loro con una dura crisi economica”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Barriere architettoniche, Vinti: "10 mln di euro di richieste e Stato assente"

PerugiaToday è in caricamento