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Lavoro, Cgil: "L'Umbria respinge l'attacco all'articolo 18"

Il Segretario Generale della Cgil Umbria, Mario Bravi, interviene sulla serie di mobilitazioni che sono avvenute in Umbria per dire no all'azione del Governo sull'Articolo 18

Gli scioperi di giovedì in Provincia di Perugia e di oggi a Terni alla TK AST ed in molte altre Aziende costituiscono la prima risposta importante dell’Umbria a chi, come il Governo Monti, con la complicità di Confindustria, intende portare un attacco mortale ai diritti dei lavoratori, minando la coesione sociale.

E' quanto sostiene la Cgil regionale che afferma che l’Umbria respinge l’attacco all’art.18 e allo Statuto dei lavoratori e la falsa modernità di chi teorizza la libertà di licenziamento come toccasana per uscire dalla crisi: "La situazione dell’Umbria, con salari del 7% più bassi della media nazionale e con una crisi proporzionalmente più alta, dimostra che quella di Monti e della Fornero è una falsa ideologia!

Noi-conclude il segretario Mario Bravi- respingiamo l’attacco all’art.18 e invitiamo il Parlamento a difendere i principi sanciti della Costituzione. Nel nostro caso l’invito è diretto in particolare ai Parlamentari Umbri. Nei prossimi giorni la CGIL dell’Umbria insieme a tutte le sue strutture presenterà un ampia e diffusa campagna di mobilitazione per difendere i diritti, il lavoro e la civiltà".

Inoltre, sabato 24 marzo, alle ore 11.00, presso la Cgil di Perugia (sala Proietti, primo piano) si terrà una conferenza stampa della Cgil di Perugia per presentare la campagna di mobilitazione in difesa dell'articolo 18 che l'organizzazione metterà in campo sul territorio provinciale, a partire dallo sciopero di 4 ore indetto per martedì 27 marzo.

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