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Cronaca

Progetto Zen, per una "cultura sostenibile" degli eventi perugini

Il progetto ha lo scopo di identificare una metodologia comune per ridurre l'impatto degli eventi (culturali, musicali e/o a grande richiamo di pubblico) sul patrimonio culturale della città

I tre eventi perugini sottoposti all'analisi attraverso indicatori per la valutazione di sostenibilitá degli eventi - Umbria Jazz, Eurocholate e il Festival del giornalismo - non hanno un impatto negativo sull’ambiente.

Emerge però qualche criticità: Umbria Jazz consuma troppa elettricità, Eurochocolate produce troppi rifiuti e il Festival del giornalismo, svolgendosi al chiuso, è a impatto zero.

Sono questi i dati più concreti emersi dalla ricerca del progetto ZEN Zero-Impact Cultural Heritage Event Network, finanziato dal programma di Cooperazione Europea INTERREG IVC, di cui il Comune di Perugia è partner con il coordinamento di Sviluppumbria.

Il punto sul progetto- Ha lo scopo di identificare una metodologia comune per ridurre l’impatto degli eventi (culturali, musicali e/o a grande richiamo di pubblico) sul patrimonio culturale delle città. Questo il punto fatto giovedì mattina dall’assessore allo Sviluppo economico e Turismo, Giuseppe Lomurno, durante una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Grossi.

Presentazione Progetto Zen - Foto Belfiore

Mettere a punto indicatori, individuare i criteri per arrivare a un dato di sostenibilità degli eventi è fondamentale non solo perché la sostenibilità si traduce in un riscontro anche economico- riporta una nota del Comune di Perugia- ma anche perché rientra tra i parametri per la candidatura di PerugiAssissi a capitale della cultura per il 2019. Di questo hanno parlato Chiara Dall’Aglio (Sviluppumbria), Fabiola De Toffol (Poliedra progetti in partenariato), e Piercarlo Pettirossi (Fondazione PerugiAssisi).

Lomurno, che parteciperà al prossimo, terzo, incontro di progetto che si terrà a breve a Rotterdam, dopo Perugia e Londra, ha detto che l’incontro “sarà l’occasione per ascoltare esperienze straniere presentate anche da esperti di settore, oltre che a rafforzare la rete di relazioni che porterà auspicabilmente a future collaborazioni internazionali”. Il tutto finalizzato all’identificazione di una metodologia comune per ridurre l'impatto degli eventi sul patrimonio culturale delle città. “Un progetto che contribuisce alla costruzione di città più intelligenti e quindi si inserisce nelle attività che l'Amministrazione comunale sta realizzando in vista della candidatura di Perugia e Assisi a capitale europea della cultura 2019".

I 10 partner europei del progetto: Municipio di Drama (Grecia), Municipio di Vilnius (Lituania), Consiglio Distrettuale di Sigulda (Lettonia), Università di East London (Regno Unito), Centro di Promozione Imprenditoriale di Gotse Delchev (Bulgaria), Centro si Sviluppo di Murska Sobota (Slovenia), Agenzia di Sviluppo regionale del Nord Est della Romania (Romania), Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Estremadura (Spagna), Università Erasmus di Rotterdam (Olanda), Contea di Powys (Regno Unito).


 

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