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Cronaca

Ospedale di Perugia, il caso-denuncia degli specializzandi maltrattati e "sfruttati" finisce anche in Parlamento. "Abbiamo la prova di carichi di lavoro inaccetabili"

Vuol fare chiarezza anche l'Osservatorio Nazionale della Formazione Medica che ha inserito nell’ordine del giorno la denuncia

Sarà discusso anche in Parlamento, alla Camera, dopo la presentazione di una interrogazione - firmata da otto deputati - il caso degli specializzandi dell'Ospedale di Perugia che hanno denunciato, tramite l'associazione Als, di essere stati maltrattati, umiliati e caricati di ore lavorative in reparto fuori dalle regole. Nel mirino la direttrice che segue la formazione dei giovani medici che, c'e da ribadire, non ha subito nessun provvedimento e nessun richiamo e continua il suo lavoro. Inoltre il "caso" dovrebbe essere discusso anche in consiglio regionale dopo che il consigliere leghista  Valerio Mancini ha pubblicamente dichiarato di prendesi in carico la vicenda.

"Siamo soddisfatti non solo perché la vicenda è stata presa in carico dalla politica a livello bipartisan ma soprattutto perché l’interrogazione parlamentare è stata indirizzata ai ministeri della Salute e del Lavoro, evidenziando che la problematica riguarda non solo gli epiteti della dirigente ma anche e soprattutto i carichi di lavoro dei medici specializzandi, avendo prove inconfutabili come le timbrature di oltre 340 ore mensili": hanno scritto i vertici dell'associazione che rappresentano gli specializzandi. Si attende anche  la convocazione a giorni dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica, in cui il Presidente Rettore Eugenio Gaudio, ha inserito nell’ordine del giorno la vicenda a seguito della richiesta del rappresentante dell'Asl.. Insomma le inchieste - aperto anche un fascicolo in Procura - vanno avanti diversi livelli per fare chiarezza sulla vicenda avvenuta nell'Ospedale di Perugia. 

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