rotate-mobile
Cronaca

Spacca l'armadietto della cella e dà fuoco ai pezzi di legno: detenuto sotto processo

La difesa dell'imputato ha chiesto una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere

Spacca l’armadietto della cella e poi utilizza i pezzi di legno per appiccare un incendio.

Un marocchino di 52 anni, difeso dall’avvocato Michela Ulli e detenuto per altra causa a Capanne, è finito davanti al giudice per rispondere dei reati di danneggiamento e incendio aggravati.

Secondo l’accusa l’uomo, avrebbe “danneggiato rendendolo in tutto inservibile, l’armadietto in dotazione alla cella dove lo stesso è ristretto all’interno del carcere di Capanne. Con l’aggravante di aver commesso il fatto su beni esistenti in un edificio pubblico”.

Dopo aver distrutto l’armadietto, ed è questa la seconda imputazione, attraverso “atti idonei diretti in modo non equivoco” avrebbe appiccato “un incendio senza riuscire nell’intento per cause indipendente dalla sua volontà”.

Secondo la ricostruzione accusatoria, infatti, “dopo aver frantumato l’armadietto collocava della carta e plastica sui resti di legno dello stesso armadietto ammucchiati in terra e gli dava fuoco”.

Fuoco che non si estendeva perché “immediatamente spento a mezzo estintore dal personale di Polizia penitenziaria prontamente intervenuto. Con l’aggravante di aver commesso il fatto su beni all’interno di un edificio pubblico”.

Fatti avvenuti a Capanne il 17 maggio del 2018. Nel 2019 è l’uomo è stato rinviato a giudizio e adesso è comparso davanti al giudice monocratico e la difesa ha avanzato la richiesta di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere al momento del compimento del reato e per stare in giudizio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spacca l'armadietto della cella e dà fuoco ai pezzi di legno: detenuto sotto processo

PerugiaToday è in caricamento