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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Pranzo di tonno avariato a Gubbio, la Usl 1: "Nessun caso, nessuna intossicazione". Il ristoratore: "Notizie diffamatorie"

"Nessuna segnalazione, neppure in via ufficiosa, è pervenuta al servizio di igiene e sanità pubblica della sede di Gubbio". Lo sfogo del ristoratore

"In riferimento agli eventi riconducibili ad un pranzo collettivo a base di pesce che sarebbe avvenuto lo scorso 2 ottobre a Gubbio, il pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino ha registrato 3 accessi di persone che hanno partecipato al suddetto convivio ma con sintomatologie non riconducibili a tossinfezioni alimentari, tra cui una persona che è stata visitata per aver riportato una lieve ferita dopo un incidente stradale": l'Usl Umbria 1, come già nei giorni scorsi, ha confermato ancora una volta che non c'è traccia della presunta intossicazione collettiva a causa di tonno avariato che da giorni è diventata notizia virale per via di uno scherzo trasformato in notizia certa. Continua la Usl Umbria 1: "Nessun caso di malattia infettiva o di intossicazione alimentare è stata segnalata, neppure in via ufficiosa, al servizio di igiene e sanità pubblica della sede di Gubbio dell’Usl Umbria 1". Queste informazioni erano note da tempo ed è per questo che la nostra testata non ha mai voluto scrivere un rigo su questa storia che ha creato un forte danno di immagine alla città di Gubbio e ad un ristorante blasonato.

Il ristoratore ha voluto fare chiarezza nel pieno della tempesta mediatica spiegando come sono andati i fatti e senza smentite o repliche da parte di altri soggetti.  "Ad oggi, purtroppo, dopo aver constatato che a distanza di giorni tali supposizioni (perché di questo si tratta, solo di “chiacchiere”) vengono ancora alimentate da mere voci di popolo, senza che nessuno conosca realmente i fatti, mi trovo costretto, mio malgrado, a replicare in proposito per precisare quanto segue. Corrisponde a verità che il giorno del pranzo sia intervenuto, presso il ristorante, personale medico del 118, tuttavia, tale intervento si è reso necessario per problemi personali di salute che hanno afflitto due avventori, ma che nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato presso il ristorante, con la preparazione dello stesso o con i metodi di cottura utilizzati, come a qualcuno piacerebbe far credere".

"Pertanto, poiché quel che ha avuto inizio come un semplice “sparlare” si sta protraendo nel tempo e soprattutto - ancora il ristoratore - considerato che la divulgazione di notizie false e diffamatorie sta arrecando un danno all’immagine del ristorante, anche ben oltre i confini della città, invito chiunque a cessare simili comportamenti. Certo di aver chiarito l’accaduto, pur non avendone alcun onere, spero di aver messo fine a questa spiacevole situazione e, soprattutto, auspico di non dovermi trovare difronte a pubblicazioni su noti social, dove spesso dilaga ogni informazione possibile, pur se non veritiera, perché a quel punto ci troveremmo costretti a dover tutelare, ai sensi di legge, l’immagine dell’attività e di chi con me lavora duramente tutti i giorni per offrire ai clienti un servizio onesto e di qualità, come sempre avvenuto negli anni".

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