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Cronaca

Tragedia in Mare, strage di sub umbri: "Fabio si è sentito male e siamo risaliti"

E' ufficialmente fuori-pericolo Marco Barbacci, l'unico dei quattro sub che era stato trovato vivo dai soccorritori sugli scogli delle Formiche. Ha già dato una prima versione sull'incidente. Due le ipotesi: fatalità oppure bombole fallate

Marco Barbacci, artigiano, è l'unico che si è salvato nella tragedia in mare dove hanno perso la vita il medico perugino Fabio Giaimo, ed Enrico Ciolii e Gianluca Trevani di Bastia Umbra. Tutti amanti delle immersioni, tutti "amici di mare" e tutti esperti delle profondità marine di casa nostra (avevano il brevetto fino ad una discesa a 70 metri).

Barbacci, dato per gravissimo fin dal primo momento, ha reagito alle cure immediatamente una volta fatto salire su un gommone con personale medico specializzato in effetti da decompressione. Portato all'Ospedale di Grosseto non c'è stato bisogno neanche della camera iperbarica ed è stato dimesso nella serata del 10 agosto.

E' lui che ha subito raccontato cosa sia successo nel blu a pochi metri degli isolotti le Formiche di Grosseto in pieno Tirreno. Fabio Giaimo è stato colto da malore e si è portato la mano al petto e a quel punto Barbacci ha cercato di portarlo in superficie insieme agli altri due compagni di immersione. Si trovavano ad una profondità di 40 metri ma quando mancavano 4-5 metri dall'aria il medico ha perso conoscenza e probabilmente è morto in quell'istante.

Tragedia in Toscana, tre sub perugini perdono la vita

Mentre il dramma degli altri si è materializzato una volta distesi sugli scogli. Fondamentale saranno gli esiti delle autopsie per capire se si è trattata di tragica fatalità - una risalita d'emergenza che ha fatto violare tutti i protocolli per evitare l'embolia - oppure un malfunzionamento o malcaricamento delle bombole di ossigeno. L'attrezzatura è stata sequestrata dalla Procura di Grosseto che al momento non ha iscritto nessun nel registro degli indagati. 

L'ASSESSORE ALLO SPORT EMANUELE PRISCO - "Quella che ci ha colpiti tutti è una tragedia grande e perfino innaturale, perché la passione per il mare, la gioia di praticare una disciplina bellissima in una domenica di agosto,  tra amici che condividono lo stesso entusiasmo, non dovrebbe trasformarsi in un dramma. Siamo vicini alle famiglie dei tre sub scomparsi, ai loro amici, al circolo perugino di cui facevano parte. Oggi per la nostra comunità è certamente un giorno molto triste."

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