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Cronaca Spoleto

Carcere duro a Spoleto, blitz della Penitenziaria in una cella: trovato micro-cellulare in possesso del boss

Una brillante operazione di polizia giudiziaria è stata svolta nella Casa di reclusione di Spoleto. Ed è sorprendente quel che gli Agenti hanno trovato nell'ambito di una perquisizione di una cella effettuata all'alba di ieri di un microcellulare abilmente occultato dentro una presa di corrente elettrica in una cella presso una Sezione ove sono ristretti detenuti appartenenti al circuito di Alta Sicurezza. “Al personale di Spoleto - ha spiegato Bonino del sindacato Sappe - che nonostante le vessazioni subite con turni massacranti e violazioni di ogni genere dei diritti soggettivi riesce ancora con abnegazione a trovare le forze per portare a termine nel miglior modo possibile il proprio mandato, vanno i complimenti delle segreterie regionale e generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria”.

Sono anni oramai che il SAPPE lamenta a tutti i livelli che il taglio di ben 130 unità nella pianta organica della Polizia Penitenziaria del carcere operato nel 2017 avrebbe comportato gravissime carenze nella gestione della sicurezza interna dell’istituto e il ritrovamento di ieri ne è soltanto l'ultima conferma. “L’Amministrazione penitenziaria deve necessariamente comprendere che non è possibile gestire un istituto penitenziario di massima sicurezza con un numero di uomini che non sarebbe idoneo neanche per la gestione di un asilo nido ed inviare con urgenza un contingente idoneo alle esigenze del caso”. 

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