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Cronaca

Allerta caldo a Perugia: i consigli utili per l'estate 2012

Secondo il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute, nei prossimi 3 giorni sono attese "condizioni meteo che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore" con picchi di 33-35 gradi. Tutti i consigli

Allerta caldo anche a Perugia secondo l'ultimo bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute. Infatti, fino a lunedì sera sono attese condizioni meteo che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore" in 18 città della penisola fra cui c'è anche il capoluogo umbro, con picchi di 33-35 gradi.

Per tutta la settimana avremo temperature oltre la media su tutta Italia, causate dall'anticiclone Scipione, che farà sentire i suoi effetti fino a sabato 23, mentre tra mercoledì e giovedì 21 giugno è atteso l'apice del caldo con livello 3. (previsioni ilmeteo.it)

Questo livello, indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

Ecco alcuni consigli generali, riportati dal sito del Ministero della Salute per limitare gli effetti delle ondate di calore di livello 3:

consultare ogni giorno il Bollettino della propria città;

evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00);

evitare le zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti valori di ozono, in particolare per bambini molti piccoli, gli anziani, le persone con asma e altre malattie respiratorie, le persone non autosufficienti o convalescenti

evitare l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata;

trascorrere le ore più calde della giornata nella stanza più fresca della casa, bagnandosi spesso con acqua fresca;

utilizzare correttamente il condizionatore. Se si è provvisti solo di ventilatore utilizzarlo seguendo alcuni accorgimenti (leggi l'opuscolo Come migliorare il microclima delle abitazioni);

trascorrere alcune ore in un luogo pubblico climatizzato, in particolare nelle ore più calde della giornata;

indossare indumenti chiari, leggeri in fibre naturali (es. cotone, lino), ripararsi la testa con un cappello leggero di colore chiaro e usare occhiali da sole;

proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore protettivo;

bere liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè. Evitare, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche;

avere un'alimentazione leggera, preferire la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti; consumare molta verdura e frutta fresca. Porre attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne,) in quanto elevate temperature possono favore la proliferazione di germi che possono causare patologie gastroenteriche;

per chi assume farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso ma consultare il proprio medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica;

 porre attenzione alla corretta conservazione de i farmaci, tenerli lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e riporre in frigorifero quelli che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C

se l’auto non è climatizzata evitare di mettersi in viaggio nelle ore più calde della giornata (ore 11.00-18.00). Non dimenticare di portare con sè sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste. (leggi l'opuscolo Viaggiare sicuri);

non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole (leggi l'opuscolo Bambini in macchina);

assicurarsi che le persone malate e/o costrette a letto, non siano troppo coperte;

offrire assistenza a persone a maggiore rischio (ad esempio anziani che vivono da soli) e segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Nelle persone anziane un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, ve­stirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. In presenza di sintomi dei disturbi legati al caldo contattare un medico.


 

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