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Alimentazione

Il pepe nero e il suo poco conosciuto effetto brucia grassi

Lo afferma uno studio americano: la piperina contenuta in questa spezia contribuirebbe a bruciare i grassi oltre che a stimolare la digestione e il metabolismo. Ma non bisogna esagerare

Una tra le spezie più usate nelle nostre cucine è senza dubbio il pepe. Questo alimento (Piper nigrum L.) è ricavato da una pianta appartenente alla famiglia delle Piperacee, coltivata per i suoi frutti, che vengono poi fatti essiccare per essere usati come spezie. Una pianta nativa dell'India del sud, coltivata sia in India che nei paesi tropicali. Il frutto maturo si presenta come una bacca color rosso scuro, ha un diametro di circa cinque millimetri e contiene un unico seme.

I derivati del pepe sono conosciuti e apprezzati sin dall'antichità per il loro sapore. La spezia riceve la sua piccantezza quasi completamente dalla piperina, una sostanza che si trova sia nella polpa che nel seme. Ma la piperina raffinata è piccante circa l'uno per cento rispetto alla capsaicina contenuta nei peperoncini. La polpa, lasciata nel pepe nero, contiene anche importanti aromi quali: terpene, pinene, sabinene, limonene, caryophyllene e linalool.

Il pepe si usa per esaltare e insaporire molti piatti e perde sapore ed aroma quando viene esposto al sole, nonché per evaporazione. Per questo motivo è bene conservare sotto vuoto per a mantenere più a lungo l'originale fragranza della spezia. Anche quando viene macinato il pepe perde subito il suo aroma, quindi molte ricette di cucina raccomandano di macinarlo al momento.

I benefici

La sostanza alcaloide contenuta nel pepe, la piperina, rende la spezia stimolante, depurativa, tonica e stomachica favorendo anche la secrezione dei succhi gastrici. In generale possiamo definire il pepe nero un valido aiuto per l'apparato digerente perché favorisce l'assorbimento dei nutrienti e facilita la digestione. Ma oltre a questi effetti benefici, non tutti sanno che il pepe nero possiede anche un'importante efficacia contro i grassi. Questa straordinaria capacità è stata confermata da uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’indiana Venkateswara University.

Lo studio

Secondo le ricerche il pepe sarebbe capace di contenere gli effetti di una dieta troppo ricca in grassi. In particolare, è grazie ad una delle sostanze contenute nel pepe, il piperonale, che è possibile ridurre i danni derivati da un regime alimentare squilibrato con effetti anti-iperlipidemici e antiobesità.

Inoltre, la piperina è in grado di stimolare il metabolismo e la termogenesi, questo agevola senza dubbio il consumo di calorie. Per questo motivo, il pepe viene spesso consigliato nelle diete dimagranti in quanto, favorendo la liberazione di calorie da parte dell’organismo, aiuta a bruciare un maggior numero di grassi.

Infine, sempre secondo lo studio, il piperonale contenuto nel pepe nero è in grado di aumentare la massa magra e la densità e delle ossa e di far scendere i livelli di glucosio nel sangue.

Controindicazioni

Naturalmente il pepe nero va comunque consumato in quantità moderate ed è sconsigliato a chi soffre di emorroidi, cistiti, reflusso gastroesofageo e in genere problemi intestinali. Così come in gravidanza e allattamento.

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