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Piccoli musicisti crescono: Pagnotta fa di Uj una palestra per la formazione al gusto, e alla pratica musicale, dei bambini

Il patron del festival vince la sua scommessa con il progetto più innovativo

Piccoli musicisti crescono… Pagnotta fa di UJ una palestra per la formazione al gusto, e all’esercizio musicale, dei bambini.

È stata la scelta più innovativa: quella che educa le nuove generazioni alla fruizione della musica jazz e, nel contempo, le avvicina alla pratica musicale.

Un’edizione “formativa”, con una sperimentazione che apre la strada alla “jam session” facendola diventare “teaching session” a favore dei bambini.

Teatro dell’innovazione: la Montmartre perugina, ossia il distretto di via della Viola e dintorni, rinato a nuova vita culturale, commerciale, associativa… educativa.

Teatro degli eventi – riservati ai bambini, ma assai graditi anche da genitori e nonni – il chiostro dell’ex convento di San Fiorenzo, in via della Viola, sede della Casa dell’Associazionismo e del Cinema Meliès dei fratelli Gatti. Ma anche la sede di Fiorivano le Viole, ex Balù, nello slargo oggi intitolato (dai giovani) a Paolo Vinti.

La UJ 4 Kids, i laboratori ritmici di Stefano Baroni, ma anche gli interventi della Funk Off , le lezioni di swing (per “bambini di tutte le età”), la Fattoria della Musica, il Drum Circle, le fiabe musicali, il Cellostar, i cori, la Chicken Band… tutto ha contribuito a creare un clima gioioso e partecipato.

Un clima spensierato, un entusiasmo genuino, l’uso di strumentini da parte di bambini piccoli e grandicelli. Un’intuizione che ha fatto della trascorsa edizione di Umbria Jazz una somma di eventi non casuali, ma rigorosamente pianificati, per coinvolgere fattivamente la città.

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