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Martedì, 30 Aprile 2024
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Prevenzione del tumore del collo dell'utero, il progetto pilota della Regione Umbria

Arriva l'auto-prelievo per lo screening. Il progetto coinvolge il Distretto Alto Tevere per un totale di circa 1.500 donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni

Un progetto pilota per testare l'autoprelievo per lo screening di prevenzione del carcinoma della cervice uterina con test per Papilloma Virus (HPV). La Usl Umbra 1, con una nota, annuncia che "saranno circa 1.500 le donne residenti nell’Alto Tevere, di età compresa tra i 30 e i 64 anni, che nel corso di quest’anno saranno coinvolte nel progetto pilota promosso dalla Regione Umbria che prevede l'introduzione dell’auto-prelievo nel programma di screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina con test per Papilloma Virus (HPV)". 

Il progetto, che in questa prima fase è stato avviato in Alto Tevere (Usl Umbria 1) e in Valnerina (Usl Umbria 2), "coinvolgerà complessivamente circa 1.800 donne che entro il 2022 saranno progressivamente invitate a partecipare". Le  prime lettere nel territorio altotiberino sono state spedite martedì 1 febbraio.

Con l'autoprelievo, spiega la Usl, "come già avviene per  lo screening di prevenzione del tumore del colon retto, la donna può prelevare in autonomia e a casa propria il campione di cellule per il test HPV, senza doversi recare in consultorio, rendendo così ancora più facile partecipare alla campagna di screening. Il dispositivo per l’auto-prelievo per il test HPV, assieme alla lettera d’invito, alle istruzioni per eseguire il test e a una busta preaffrancata per la restituzione, sono inviati per posta direttamente a casa delle utenti. Una volta effettuato il prelievo, la donna dovrà solo rispedire tramite posta il materiale raccolto, utilizzando la busta preaffrancata ricevuta".

La ricerca scientifica, prosegue la nota, "ha dimostrato che l’auto-prelievo è accurato come un prelievo fatto da un operatore sanitario. Fare l’auto-prelievo è facile, sicuro e indolore. Studi specifici hanno dimostrato che il test HPV con auto-prelievo presenta diversi vantaggi tra cui: la possibilità di fare il prelievo a casa, evitando spostamenti e permessi lavorativi; la rimozione dell’eventuale imbarazzo per l’esame di tipo ginecologico; la riferita riduzione del dolore rispetto al test effettuato da personale sanitario".

La risposta al test "sarà recapitata a casa tramite una lettera. Se il test HPV sarà negativo, la donna verrà invitata di nuovo a fare lo screening fra 5 anni qualora rientri ancora nell’età prevista per lo screening. Molti studi hanno dimostrato che il test HPV trova più lesioni del collo dell’utero rispetto al PAP-test ed è quindi più protettivo. Inoltre, il test HPV trova le lesioni più precocemente, per questo motivo è sufficiente ripeterlo ogni 5 anni anziché ogni 3 anni come il PAP test. Se il test HPV fatto con auto-prelievo risulta positivo, la donna dovrà contattare il consultorio di riferimento o il centro screening per proseguire con ulteriori accertamenti (PAP test, eventuale colposcopia, ecc.)".

All’interno della lettera di invito, conclude la Usl Umbria 1, "saranno presenti dei numeri di telefono che possono essere contattati per: ricevere risposta per qualsiasi dubbio/richiesta relativa al progetto; ottenere, per le utenti che preferiscano la modalità di prelievo tradizionale, un appuntamento in consultorio con prelievo effettuato da personale ostetrico; ripetere in ambulatorio, con personale ostetrico, il prelievo nei rari casi in cui risultasse inadeguato; effettuare tutti gli ulteriori accertamenti/trattamenti eventualmente necessari all’interno di un percorso strutturato e completamente gratuito".

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