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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Strada Lacugnano-Olmo: le firme diventano 900. Incontro in Comune: le tappe per mettere in sicurezza la strada

I rappresentanti del comitato promotore a confronto con gli assessori Merli e Numerini. Tra tre mesi nuovo confronto

Le firme sono diventate oltre novecento. Nei giorni scorsi l’incontro in Comune per illustrare agli assessori Merli e Numerini le criticità della strada Olmo-Lacugnana e in particolare i quattro punti, in corrispondenza di altrettante intersezioni, che rappresentano gli esempi più concreti del problema sicurezza per quella strada.

“La pianificazione del territorio deve avere come punto di riferimento i cittadini, in quanto le persone sono parte fondamentale nella soluzione dei problemi che interessano le nostre città e periferie urbane” commentano i rappresentanti del circolo Arci Toriscal, dell’associazione La Chiocciola e Cittadinanza Attiva, che si sono fatti promotori dell’iniziativa di sensibilizzazione per chiedere importanti interventi infrastrutturali e al tempo stesso per definire nel dettaglio, attraverso un percorso di progettazione partecipata, il sistema di mobilità pedonale urbana e extraurbana della zona sud ovest di Perugia. Un’area che, ancora di più negli ultimi anni, ha visto registrare un ulteriore incremento di traffico “dovuto alla costruzione di nuovi centri commerciali, alle connessioni di parti di città di Perugia e di Comuni limitrofi con il polo ospedaliero regionale e con la sua Scuola di Medicina, al vicino svincolo della superstrada”.

La strada Olmo- Lacugnano - San Sisto, sostengono ancora i promotori dell’iniziativa, “è diventata la prova tangibile dell’impreparazione delle vecchie infrastrutture stradali a sopportare il nuovo incremento urbanistico; costruita oltre 30 anni fa come strada di circonvallazione dell’abitato storico di Lacugnano, è diventata l’arteria principale di distribuzione alla nuova residenzialità del paese, per assumere di recente la valenza di strada di attraversamento e di collegamento a scorrimento veloce, nonostante i limiti di velocità presenti, determinando un insostenibile aggravamento della circolazione veicolare e pedonale in sicurezza. I recenti incidenti stradali nel periodo di giugno 2020, di cui uno mortale, che hanno interessato la strada hanno evidenziato l’urgenza di intervenire quanto prima, non sottovalutando il problema e evitando di relegarlo ad un semplice e riduttivo rispetto dei limiti di velocità da parte degli automobilisti”.

A Palazzo dei Priori, la delegazione di cittadini ha formulato “richieste circostanziate riguardanti 4 punti critici in corrispondenza degli innesti con altre strade e di una pericolosa strettoia: l’incrocio della strada per l’abitato di Lacugnano, a partire dal versante Olmo: completamente sprovvisto di marciapiedi rappresenta un punto di particolare pericolosità per i pedoni; l’incrocio con la strada che conduce alle scuole e a Santa Sabina: innesto particolarmente difficile per il traffico veicolare nei momenti di ingresso e uscita dei bambini dalle scuole. Due le soluzioni: o la costruzione di una rotonda o l’istallazione immediata di un semaforo” E ancora: “L’incrocio della strada con via Canova, caratterizzato da scarsa visibilità nella immissione alla strada, rappresenta il punto di maggiore pericolosità. Viene proposta la costruzione di una rotonda”, quindi “l’incrocio della strada per San Sisto, caratterizzato da scarsa visibilità. Il Comune dovrà studiare la soluzione più idonea ma al momento si chiede che sia dotato almeno di uno specchio. Inoltre, sottolineano ancora le associazioni, “la curva in prossimità Istituto E. Fermi, teatro di un incidente grave a giugno ed anche negli anni passati, impone per la scarsa visibilità, la necessità di un allargamento o una modifica del raggio di curvatura”. Nel corso della riunione sono state inoltre rappresentate ulteriori problematiche come la discontinuità nella presenza di marciapiedi. “È necessario assicurare la continuità della percorrenza pedonale della strada con adeguati marciapiedi nelle parti mancanti, innesti pedonali con il percorso Perugia-Trasimeno. Importante percorso ciclo pedonale che collega San Sisto al centro commerciale area Decathlon, ma anche percorso di valenza intercomunale, sul quale recentemente la Regione Umbria è intervenuta nel ripristino e nella posa in opera di stabilizzato con fondi del PSR 2014-2020. La strada Olmo - Lacugnano – San Sisto rappresenta un elemento di cesura tra i percorsi pedonali a monte e a valle della stessa e con l’abitato di Lacugnano. È necessario individuare dei punti di attraversamento della strada e di connessione dei percorsi pedonali, serve la manutenzione ordinaria e straordinaria della segnaletica orizzontale e verticale”, stessa necessità per la manutenzione dell’asfalto e della vegetazione.

Nel corso della riunione i rappresentanti della mozione hanno chiesto alla giunta del Comune di Perugia di attivare un Tavolo di progettazione partecipata sulla mobilità pedonale della intera zona sud ovest di Perugia attraverso la sottoscrizione un Protocollo di Intesa con le associazioni locali, che al momento sono quelle firmatarie della petizione, ma che possono estendersi ad altre del territorio.

Il Comune di Perugia nel corso della riunione – riferisce il comitato promotore - ha accolto le proposte  e si è assunto l’impegno di inserire gli interventi di maggiore onere economico (rotatoria all’incrocio con via Antonio Canova e realizzazione marciapiedi, per interventi superiori ad una determinata soglia economica) nel prossimo Piano Triennale delle Opere Pubbliche del Comune di Perugia, con realizzazione presumibile nel prossimo triennio, dando invece corso da subito alla realizzazione degli interventi di minore entità.

L’impegno è quello di organizzare un nuovo incontro da parte dell’assessore alle infrastrutture del Comune di Perugia, a distanza di tre mesi, per un monitoraggio congiunto degli interventi programmati sulla strada e di proseguire altresì il confronto sul tema della progettazione partecipata della mobilità pedonale della zona sud ovest di Perugia.

Soddisfatti della risposta dell’amministrazione comunale i rappresentanti delle associazioni:  “Il territorio è la nostra casa, dobbiamo averne cura come dei nostri spazi privati; la messa in sicurezza delle infrastrutture, la riqualificazione degli spazi urbani e la qualità del paesaggio rappresentano gli elementi chiave del benessere individuale e sociale di una comunità”.

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