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Martedì, 30 Aprile 2024
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Studenti e sindacati umbri contro l’accorpamento degli istituti scolastici della regione

Mercoledì 20 dicembre Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Perugia sarà in corso Vannucci per esprimere il proprio dissenso

Nella mattinata di mercoledì 20 dicembre, alle 9.00, corso Vannucci sarà teatro di un flash mob, promosso da Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Perugia, per dire no alla proposta di accorpamento di diversi istituti scolastici umbri. 

L’iniziativa vuole far sentire la voce del mondo della scuola e sollecitare le istituzioni a rivedere le linee d’indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica, approvate dalla Regione Umbria, che comportano la perdita di nove autonomie scolastiche nel triennio 2024/2025-2026/2027.

Le organizzazioni sindacali Flc Cgil Umbria, Cisl Scuola - Umbria, Snals Confsal - Umbria, Gilda – Unams Umbria e Anp - Umbria, ritengono che il processo partecipativo sia stato carente e non abbia tenuto conto delle esigenze del personale, delle famiglie, degli alunni e dei cittadini. Segnalano inoltre alcune criticità nelle proposte di riordino territoriale delle scuole.

Il dissenso arriva anche dalla segretaria generale di Uil Scuola Umbra, Marinelli Lucia, che ha espresso la sua preoccupazione per l’impatto negativo che questo avrà sul personale, sui dirigenti, sui servizi amministrativi e sull’offerta formativa delle scuole. 

Spiega Marinelli Lucia: “Noi della Uil scuola, dinanzi alle proposte presentate dalla Regione, abbiamo chiesto un maggiore coinvolgimento delle scuole, della comunità scolastica, costituita anche dalle famiglie e studenti, ma in realtà, ci sembra chiaro che la Regione vorrà procedere da sola, scontentando i propri cittadini, molti dei quali già si sono mobilitati attivando raccolte di firme”. 

E ancora: “La Uil scuola chiede tempi più distesi, non si possono prendere decisioni affrettate in tre mesi, quando le scuole già stanno procedendo con tutti i progetti, iniziando dall’orientamento ai fini delle iscrizioni, che verrebbero così completamente stravolti. - continua la segretaria generale - Tempi più lunghi e massima apertura e condivisione sono i criteri che dovrebbero guidare una gestione davvero partecipata, anche perché le nostre scuole hanno già pagato un prezzo molto alto nel dimensionamento, che da parecchi anni ha “falcidiato” molte istituzioni scolastiche umbre, solo in provincia di Terni più di 13, in poco più di 10 anni, e ve lo dice una pendolare che per quasi 12 anni ha girato tutta la provincia. È ora di dire basta” ha concluso Marinelli Lucia. 

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