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Venerdì, 26 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Ai Notari, tanto pubblico per la proiezione di “Quel ragazzo del ’99”

Ricordando Artemio Giovagnoni con la sua opera più bella. Che conserva inalterato il fascino di una drammaturgia straordinariamente attuale

Ai Notari, tanto pubblico per la proiezione di “Quel ragazzo del ’99”. Ricordando Artemio Giovagnoni con la sua opera più bella. Che conserva inalterato il fascino di una drammaturgia straordinariamente attuale.

Oltre ad amici e familiari, eravamo accorsi in tanti per rendere un persuaso omaggio al lavoro che, più di altri, riunisce ad unità storia, lingua, identità e personaggi della peruginità.

Ho assunto il compito di portare il saluto dell’Assessore Leonardo Varasano, che mi aveva chiesto di rappresentarlo. Ottemperando anche al dovere, civico e morale, di ricordare i tanti amici che di Giovagnoni sono stati preziosi collaboratori e che non sono più tra noi.

Buon ultimo il caro Franco Piazzoli, senza dimenticare Paolino Granozzi ed altri. Molti interpreti dell’edizione al Brecht del 2009 erano presenti: Valentina Chiatti, Leandro Corbucci, Anna Maria Bertolini e il “ragazzo” Paolo Nicolia.

Non a rievocare un commosso “come eravamo”, ma a testimoniare un affetto e una riconoscenza indefettibile per il Maestro di vita e di teatro, di arte e di umanità. Insomma: ciò che resta… quando tutto è perduto.

La registrazione non era, purtroppo, all’altezza dello spirito e dell’impegno con cui si è voluto organizzare una serata che, malgrado il freddo, ha visto accorrere tanti estimatori dell’opera e dell’uomo.

È stata, quanto meno, una testimonianza. Che vale, almeno, per lo spirito e il cuore che l’hanno animata. Cosa che, coi tempi che corrono, riveste comunque carattere di eccezionalità.

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