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Venerdì, 26 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Recupero e rilancio del parco di Montegrillo, come attuare il progetto Botticella

Un progetto ambizioso, ma ricco di suggestioni e prospettive. Non un libro dei sogni, ma un programma realistico e fattibile. Basta volerlo

Come attuare il progetto Botticella per il recupero e il rilancio del parco di Montegrillo.

Dice Fausto Pelliccia

“Interessante sarebbe coinvolgere anche le scolaresche e i turisti stranieri che, usualmente, si fermano al Tempio di Porta Sant’Angelo e poi tornano in centro!”.

Da dove viene il nome Botticella?

“Botticella” (493 s.l.m.) è denominazione usata in passato dai tecnici per indicare una piccola costruzione situata sul dosso del tracciato di un acquedotto (nel caso specifico quello ottocentesco di Montepacciano). All’interno di tale costruzione è situato uno sfiatatoio dotato di una valvola per eliminare le bolle d’aria che, accumulandosi in quel punto, finirebbero per ostruire il flusso dell’acqua nella conduttura”.

Quali i soggetti da coinvolgere?

“Vanno coinvolte le istituzioni e le tante associazioni culturali e sportive che gravitano sul territorio, ma solo a condizione che ne condividano il programma. Quindi l’intesa o il protocollo d’intesa, con le dovute correzioni e integrazioni, vanno sottoscritti solo con le associazioni e i cittadini che condividano il presente progetto”.

Quale il ruolo degli abitanti?

“Insisto molto sugli abitanti del quartiere, perché tanti dirigenti delle associazioni ivi presenti non sono residenti, per tale motivo non sarebbero in grado di valutare gli impatti organizzativi e logistici che potenzialmente potrebbero stravolgere la loro qualità della vita e la loro coesione sociale. Per questo motivo è importante organizzare riunioni capillari, magari raggruppando anche cinque condomini alla volta, per ascoltare le problematiche e migliorare le idee e le proposte avanzate in questo progetto”.

Ci sono altre realtà che potrebbero camminare insieme verso la realizzazione di questo progetto?

“Questa promozione del parco di Montegrillo potrebbe essere associata a quella di altre importanti testimonianze”.

Emergenze e testimonianze storico-archeologico-monumentali?

Penso alla Chiesa di S. Caterina (ora chiusa e di proprietà di una fondazione), al Convento dei frati Francescani, alle case padronali come quella dei Rocchi con i loro giardini, all’Acquedotto Medioevale e altre importanti testimonianze storiche, come gli Arcacci, in condizione di gravissimo degrado”.

Quel parco è anche una risorsa naturalistica e ambientale, vero?

“Sarebbe bello valorizzare e promuovere la frequentazione del parco di Montegrillo, ricco di olivi, lecci, cipressi, frassini, ciliegi e mandorli. Oltre alla varietà di essenze arboree, all’interno esiste un anfiteatro all’aperto con una capienza di circa 400 persone sedute. E poi un campetto da calcio, due pallai, tanti giochi per i piccoli e attrezzature per attività sportive e ricreative, con panchine e fontane d’acqua potabile.

Cosa mi dici dei parcheggi… inesistenti?

“Il fatto che non esistano parcheggi è uno dei motivi per cui il parco è prevalentemente frequentato dai residenti”.

Quali investimenti sono necessari?

“Sono necessari investimenti per agevolare le persone che amano svolgere attività fisica (passeggiata a piedi e/o in bicicletta)”.

Hai in mente un percorso?

“Sì: “Perugia Piazza IV Novembre-Porta Sant’Angelo-Monteripido (marciapiedi da costruire)-Ponte d’Oddi-parco Montegrillo con pausa al quadro sinottico (da costruire nei pressi della Botticella), per poi proseguire per il quartiere Oliveto-S. Lucia-minimetro Pian di Massiano-Perugia Piazza IV Novembre”.

E l’anfiteatro?

“Sede di iniziative sociali e culturali: spettacoli di vario genere, concerti…”.

Quali le strutture e le opere da costruire?

“1. La costruzione in cemento o legno e plexiglass di un Cyclorama, in pratica un quadro sinottico con punti cardinali nella zona della “Botticella”, simile a quello posizionato sopra alla Rocca Paolina in viale dell’Indipendenza a Perugia. La veduta panoramica consente allo spettatore di individuare per nome i monti degli appennini centrali.

2. Costruzione marciapiede che colleghi il “Cassero” di Porta Sant’Angelo con il paese di Ponte d’Oddi, contrattando l’utilizzo di parte di Viale Padre Diego Donati e parte del giardino proprietà dei frati francescani di Monteripido fino ai Conservoni di proprietà di Umbra Acque, per uscire dal cancello e riprendere il marciapiedi in discesa dalla parte sinistra degli ex Telefoni di Stato fino a Ponte d’Oddi.

3. Poi va risistemato lo sterrato che da Piazza del Vecchio acquedotto sale fino alla Botticella di Montegrillo.

4. Costruire un’area di sosta non troppo invasiva alle spalle dei palazzi di Via Bresciani Turroni (PG), in modo tale che possa essere utilizzato giornalmente dai residenti e occasionalmente da altri frequentatori per raggiungere agevolmente il parco.

5. Adeguare il percorso pedonale (già fruibile) che dalla Botticella passa per l’Oliveto e arriva fino alla chiesa di S. Lucia”.

Insomma un progetto ambizioso, ma ricco di suggestioni e prospettive. Non un libro dei sogni, ma un programma realistico e fattibile. Basta volerlo. 

FOTO - Perugia, degrado al parco di Montegrillo

 

(foto Francesco Curto)

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