INVIATO CITTADINO I piccioni vanno a morire al Turreno
Ci auguriamo che, domani stesso, dopo la segnalazione dell’Inviato Cittadino, si ponga rimedio a questo sconcio
I piccioni del Comune vanno a morire al Turreno. Uno spettacolo poco dignitoso e igienicamente deplorevole. È il “defensor civitatis” Gianluca Papalini, noto operatore immobiliare e indefesso custode della Vetusta, a darcene notizia e fornire immagini, con segnalazioni quasi quotidiane di problemi di ogni genere. Particolare attenzione riserva alla tutela delle emergenze monumentali e identitarie della città.
Stavolta la denuncia riguarda ciò che accade dietro le serrande chiuse dello storico cinema-teatro Turreno. Com’è noto, attraverso una serie di passaggi (acquisto da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, donazione alla Regione dell’Umbria, cessione al Comune di Perugia) l’immobile è entrato fra le proprietà comunali.
Da anni girano progetti, acquisizione di risorse, discussioni su capienza e possibilità di utilizzo commerciale. Sempre meglio dell’orrenda idea di parcheggio che soffiò come un vento cattivo fra i travertini della città d’Euliste.
Già da tempo si vedevano animali morti nella zona antistante l’ingresso. Ma qualcuno (pubblico o privato) ha fin qui provveduto all’eliminazione dell’indecenza.
La situazione è tanto più imbarazzante proprio perché in prossimità di quel luogo c’è la somministrazione di alimenti e bevande di ben tre esercizi commerciali.
Il fatto è che i piccioni penetrano fra le barre della serranda e vanno lì ad esalare l’ultimo respiro. Per rimuovere queste carcasse è necessario disporre della chiave e – a quanto pare – è il Comune di Perugia ad averla. Nulla vieta che chi di dovere assegni a Gesenu l’onere della pulizia o ricorra a mezzi propri. L’importante è poter accedere.
Ci auguriamo che, domani stesso, dopo la segnalazione dell’Inviato Cittadino, si ponga rimedio a questo sconcio.