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PERUGINERIE Quando nei Borghi della Vetusta si combinavano scherzi… atroci

Fu una beffa memorabile, quella architettata ai danni di un imbianchino del Borgo Bello. Uno scherzo così straordinario da far impallidire le canzonature create da Bruno e Buffalmacco ai danni del povero Calandrino di boccaccesca memoria

Quando nei Borghi della Vetusta si combinavano scherzi… atroci.

Fu una beffa memorabile, quella architettata ai danni di un imbianchino del Borgo Bello. Uno scherzo così straordinario da far impallidire le canzonature create da Bruno e Buffalmacco ai danni del povero Calandrino di boccaccesca memoria. In comune hanno (gli autori del Boccaccio e il beffato perugino) il mestiere di pittore. Nel caso del nostro, con l’aggiunta della parola “edile”.

Dunque, il pittore del Borgo Bello possedeva una motocicletta con la quale scorrazzava per corso Cavour, “facendoci l bulo”, come si dice a Perugia. Era sicuro di passare per campione. Tanto che, contando su questa sua (cervellotica) convinzione, un noto fotografo, famoso in città per le burle che organizzava con altri buontemponi, gli fece recapitare una lettera, asseritamente inviata da una nota casa motociclistica. Il tutto, messo su con la complicità del meccanico Fernando Speziali.

Il contenuto della missiva esprimeva note di apprezzamento per la valentia del nostro “pittore” in veste di corridore motociclista e annunciava all’aspirante campione l’intenzione di assumerlo nella scuderia ufficiale del marchio.

Si aggiungeva che, in una data ravvicinata, l’azienda gli avrebbe fatto recapitare via treno un esemplare per allenarsi. Doveva dunque presentarsi, munito di attrezzi per aprire il pacco, tirar giù la moto e salirci a Fontivegge per giungere fino al corso.

Entusiasmo alle stelle e puntualità massima il giorno stabilito. Scaricato quel pacco voluminoso (che poi risultò inviato, da parte dei burloni, dalla vicina stazione di Terontola) l’aspirante corridore lo aprì e, con grande sorpresa, vi trovò una carriola da muratore ai cui manici stavano attaccati due cartellini con la scritta “brum-brum”.

Inutile dire che le risate fragorose degli organizzatori, pronti a divertirsi per la riuscita dell’agguato, coprirono di ridicolo, e di rabbia, la sventurata vittima di uno scherzo… da prete.

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