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IL RICORDO | Carla Berardi, la pediatra delle nostre figlie che ci ha curato da ansie e senso di inadeguatezza

L'importanza della lettura e l'impegno per Emergency, la razionalità e la professionalità di un medico amato

"Voglio scrivere un ricordo della dottoressa Berardi" informo Valeria. "Una grande" risponde lei 2 secondi dopo. Carla Berardi, fino a ieri, è stata la pediatra delle nostre bambine, il muro sul quale sbattere le ansie di genitori e la paura di essere distratti, inadeguati, superfiiciali. I dubbi, la dottoressa Berardi, te li faceva passare presto. Con poche parole, apperentemente severe, "nonostante i modi" commenterei con la mamma delle nostre figlie. Gli unici modi per restituire razionalità a quello smarrimento che ad ogni febbre o raffreddore ti assaliva. 

"Sotto le mine anti uomo..." dicevamo in casa per scherzare e sdrammatizzare per un antibiotico non prescritto, per un invito ad aspettare ancora un giorno per vedere se la temperatura tornava nella normalità oppure no. E, spesso e volentieri, quando aveva previsto, la febbre spariva, senza bisogno d'altro.

 Nell'ambulatorio di San Sisto, tanti disegni dei bambini curati da lei, le foto con Gino Strada, i libri. "La bambina legge?" ci ha chiesto sistematicamente per la grande come per la piccola già dalle prime visite. La prima volta io e mia moglie ci siamo guardati. "Ma non guarda se cresce?". Certo che guardava se Iole e Ida crescevano, certo che le visitava. Ma crescere era anche ascoltare i genitori che ti raccontano le storie, guardano un libro con te. Lo abbiamo imparato presto con lei, promotrice del progetto "Nati per leggere", sempre attenta non solo alla curva di crescita, ma ogni aspetto che interessa il benessere del bambino. Per una specie di voglia sulla schiena di Ida, per qualche frazione di secondo, siamo stati fulminati, da innocenti, dal suo sguardo severo, sospettati di essere dei classici inimmaginabili "mostri". Ma poi ci aveva scagionato con un sorriso: "Ah no, va bene, non è un segno di altro tipo, sennò vi dovevo denunciare". Inflessibile sui vaccini, anche su quel fronte non ci ha lasciato un dubbio: "Ci sono". Serviranno no? Avevamo la risposta davanti ai nostri occhi, nelle foto con i bambini assistiti negli ospedali di Emergency, meno fortunati dei nostri, fortunati per averla incontrata.

Diverse volte, devo ammetterlo, ce lo siamo chiesto se fosse meglio scegliere un altro pediatra, con un approccio diverso. Ci confrontavamo con i nostri amici, con figli coetanei delle nostre "ragazze" e una situazione diversa. Il dubbio ci veniva di nuovo. E ogni volta spariva di fronte alle evidenze, alla capacità, alla sicurezza che ti sapeva trasmettere quando, con un soffio di vento in più, avresti rischiato di naufragare (fortunatamente in un bicchiere d'acqua). Di certezze, in sette anni da genitori, ne abbiamo avute poche, la dottoressa Carla Berardi era una di quelle. Sappiamo che ha seminato bene, che ci sono altri dottori che porteranno avanti i suoi insegnamenti. Un ulteriore dono per i "suoi" bambini.

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