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INVIATO CITTADINO Perugia accoglie don Claudio, sacerdote nel giorno di San Costanzo

La consacrazione il 29 gennaio, alla Cattedrale di San Lorenzo, alle ore 17

Cattedrale, 29 gennaio, giorno di San Costanzo, ore 17:00. Tutta Elce a far festa per Claudio Faina nuovo sacerdote. Per Ivan Maffeis si tratta della prima ordinazione sacerdotale da quando è diventato vescovo, lo scorso 11 settembre. Dunque, una prima volta anche per lui.

Una festa per la città, una straordinaria occasione, per la comunità elcina, di vedere consacrato un suo figlio. Cresciuto, lattato qui da noi, fra catechismo, sacramenti e dopocresima, campi in montagna e amicizie. Ne sa qualcosa l’Inviato Cittadino che lo ha avuto per alunno alla Leonardo. Oltre che amico delle sue figlie. Biondino, timido, serio. Ma anche autoironico e scherzoso. Deciso, pure. Quando serve.

Parola d’ordine, lanciata ai fedeli durante l’omelia di domenica scorsa da don Riccardo Pascolini, parroco di San Donato all’Elce. “Domenica prossima – sia chiaro – non voglio vedervi qui. Un paio di persone al massimo. Poi tutti in cattedrale a far festa a Claudio. La prima vocazione elcina a distanza di tanti anni”. E sarebbe bello – abbiamo detto in tanti – che la prima messa la celebrasse qui: sotto il grande crocifisso di Artemio Giovagnoni. Ma sarà difficile strapparlo a don Giulio, di cui è attualmente coadiutore. L’importante è che, se non la prima, dica da noi la seconda. Lo aspettiamo con un’emozione non inferiore alla sua.

Poi la chiamata in causa del parroco all’Inviato Cittadino: “Sandro, qual è stato l’ultimo sacerdote uscito da Elce?”.

“Così, a memoria, non me ne viene in mente nessuno. Se non Francesco Benussi, oggi rettore di S. Ercolano, succeduto al caro don Elio. Ma Francesco non era proprio di Elce, sebbene sia cresciuto qui da noi”.

L’invito affettuoso di don Riccardo, camuffato da “ordine” perentorio, è quello di salire su all’acropoli. Stringersi intorno al nostro Claudino. Che sarà sacerdote. Non un prete qualunque. Ma Claudio, il nostro Claudino. Che assume su di sé la responsabilità di dispensare i sacramenti, di starci vicino, di confortarci. Di predicare la parola di Gesù e parlarci della Madonna, Sua Madre, Mamma di tutti noi. Parlerà a tutti noi, anche alla sua, di mamma. Che si chiama Giuliana e che è orgogliosa di questa scelta responsabile. Condivisa col papà Giorgio, ex bancario e suonatore di banda. E parlerà, il nostro Claudino, anche ai suoi ex compagni di scuola. Che sapranno ascoltarlo.

Claudio, così tenero, ma volontà ferma e impegno forte, saprà divenire una colonna della chiesa perugina. Una vera festa per uno che ha sentito la chiamata. E ha risposto. Convinto e pacificato.

Siamo certi che domenica, in cattedrale, ci sarà posto per tanti sorrisi di amicizia e commozione. Forse anche per qualche lacrima. Furtiva. Desiderata. Liberatoria.

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