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Il Cassero apre al pubblico: il progetto che coinvolge arte, storia e territorio

Da giovedì 16 novembre la Torre di Porta Sant’Angelo è stata ufficialmente restituita alla città in una veste completamente rinnovata

Dopo la lunga salita di corso Garibaldi la bellezza del Cassero ricompensa tutta la fatica fatta per arrivarci, se poi la decisione è quella di salirci sopra, la stanchezza viene di colpo annientata dalla bellezza del panorama che offre la torre medievale. 

Il Cassero è una delle porte delle mura di Perugia, realizzata fra 1325 e il 1479, con la funzione di torre di vedetta. Da un mese questo gioiello architettonico perugino è aperto al pubblico grazie alla stretta collaborazione tra l’Amministrazione, che si è fatta carico di alcune opere, e il gestore che ha messo in campo il nuovo allestimento. 

“Restituiamo finalmente ai cittadini uno dei monumenti simbolo della Perugia medievale, rispettando la storia di questo luogo con al centro le figure di Braccio Fortebracci e di Pietro Vannucci. Possiamo dire che questa è una giornata importante e che il Cassero, profondamente legato al prezioso territorio che lo circonda ricco del protagonismo di tante associazioni, è tornato a splendere” ha sottolineato l’assessore comunale Leonardo Varasano durante la conferenza stampa in questo giovedì di dicembre preludio alle feste natalizie.

L’Ats composta dall’associazione Arte e Musica nelle Terre del Perugino e dalla fondazione Collezione Bernardini, si è aggiudicata l’avviso pubblico per l’attivazione di una forma di “partenariato speciale pubblico-privato”. Il Cassero perciò è entrato a far parte del progetto “Borgo Sant’Angelo, tra tesori d’arte e creatività”, percorso di gestione e valorizzazione della torre medioevale, restituita alla città in una veste completamente rinnovata, da giovedì 16 novembre.

All’interno della struttura è stato inaugurato un nuovo allestimento permanente che ripercorre la storia della torre medievale attraverso le figure del Perugino e di Braccio Fortebraccio. 

Il percorso espositivo si articola in diverse sale dove si possono ammirare le riproduzioni degli angeli musicanti dipinti dal Perugino, i filmati che raccontano le gesta di Braccio e il rapporto tra arte visiva e arte sonora, e un video immersivo che illustra le fasi di costruzione della porta e delle mura. 

Il punto di forza dell’allestimento è sicuramente la terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato sulla città e sul territorio circostante.

A un mese dall’apertura sono stati oltre 400 i biglietti staccati, molti ingressi gratuiti dedicati a operatori turistici e due visite guidate a gruppi di cui un Erasmus. Ma il museo non si ferma qui. Tra i progetti per il futuro c’è la volontà di promuovere e incentivare attività laboratoriali, eventi, cerimonie e aperture straordinarie, in modo da rendere maggiormente fruibile e attrattiva la sede museale di Porta Sant'Angelo, realizzare una serie di percorsi interattivi dedicati ai maggiori monumenti del Borgo e infine implementare il percorso multimediale. 

“Questa è la conferma di come Perugia sia stata in grado di riqualificare spazi storici e preziosi per restituirli in una veste più bella e fruibile al godimento di cittadini e turisti. Un modo concreto per accompagnare i percorsi volti alla scoperta dell’Umbria e di Perugia” ha concluso il primo cittadino Andrea Romizi. 

Una riapertura al pubblico che valorizza dunque non solo il patrimonio storico e artistico di Perugia, ma promuove una cultura della partecipazione e della condivisione tra le istituzioni e i protagonisti che hanno reso possibile questa rinascita. Il Cassero è un monumento da visitare e da vivere, un luogo che racconta il passato ma che guarda anche al futuro. La tenacia di questo monumento architettonico e della comunità sono una testimonianza del grande valore che ha il patrimonio culturale per lo sviluppo del territorio.

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