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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Confindustria dice sì al Nodino di Perugia: "A Collestrada traffico congestionato da oltre vent'anni"

Mariotti, presidente della Sezione di Perugia e Consigliere Delegato alle infrastrutture di Confindustria Umbria: "Mi sento di rassicurare quanti hanno espresso timori per l’impatto ambientale di quest’opera"

Confindustria dice sì al Nodino. Il Consiglio Direttivo della Sezione di Perugia ha espresso parere favorevole. "Un’opera - spiega una nota - che migliorerebbe, almeno in parte, i problemi di viabilità che ormai da oltre vent’anni congestionano il tratto tra Collestrada e il capoluogo regionale. La realizzazione dell’opera, infatti, contribuirebbe ad alleggerire una delle zone più congestionate della Regione".

Gli industriali del capoluogo appoggiano la costruzione della bretella di collegamento sulla E45 che, attraverso viadotti e gallerie, da Collestrada dovrebbe arrivare a Madonna del Piano. "In attesa della progettazione del Nodo di Perugia, che abbiamo sempre sostenuto essere la soluzione più efficace – spiega Maurizio Mariotti, presidente della Sezione di Perugia e Consigliere Delegato alle infrastrutture di Confindustria Umbria – riteniamo che la realizzazione del cosiddetto Nodino possa migliorare la situazione nel tratto tra Collestrada e Perugia, contribuire all’infrastrutturazione della nostra regione e alla competitività del suo sistema produttivo. Mi sento di rassicurare quanti hanno espresso timori per l’impatto ambientale di quest’opera. Anas ha dimostrato che è possibile costruire infrastrutture importanti e utili con un bassissimo impatto ambientale, ne è un esempio il collegamento tra Foligno e Civitanova della Quadrilatero, anch’esso a suo tempo molto osteggiato".

Gli imprenditori della Sezione di Perugia di Confindustria Umbria "sottolineano come le infrastrutture rappresentino uno strumento di crescita, di modernizzazione e di competitività di un territorio. Non possiamo più permetterci – aggiunge Mariotti – di rimanere indietro. In questo senso il Pnrr dell’Umbria, nel quale il capitolo delle infrastrutture assorbe una parte significativa delle risorse, rappresenta un’occasione unica e irripetibile. Dobbiamo tutti insieme contribuire per poterla cogliere pienamente e far uscire finalmente l’Umbria dal suo isolamento".

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