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Lutto a Perugia, è morto l'avvocato ed ex assessore Francesco Calabrese

La notizia si è diffusa nelle prime ore di oggi, tanti i messaggi di cordoglio sui social. I funerali si terranno domani alle ore 16 a Case Bruciate

È morto, dopo una breve malattia all'età di 58 anni, l’avvocato Francesco Calabrese. Stimato e conosciuto professionista, ha partecipato attivamente alla vita politica cittadina sia come consigliere comunale (l’esperienza di “Liberi e Forti”), poi come assessore nella prima giunta Romizi e ancora come ideatore di “Progetto Perugia”, la lista civica che appoggiava il sindaco nel secondo mandato.

La sua storia politica si lega alla campagna elettorale con Luciano Moretti, l’appoggio al candidato al Comune di Perugia Serra, gettando le basi per la vittoria di Romizi, candidato nel quale credeva fortemente, come poi la storia ha dimostrato. I funerali si terranno domani alle ore 16 a Case Bruciate.

"Ciao Franci, è impossibile salutarti. Certamente troppo difficile, inaccettabile per tutti noi, per chi ti ha voluto bene, per la Città di Perugia che hai servito, per il tuo amato quartiere di Case Bruciate, per la tua famiglia, per tua moglie Silvia, i tuoi figli Lorenzo e Giovanni, per Filippo e per tutti i tuoi cari. Troppo difficile anche per me. Ti ho conosciuto nel 2004 quando entrai per la prima volta in Consiglio Comunale. Io neoeletto a 25 anni, te carismatico 'socio fondatore' del centrodestra perugino e umbro. Abbiamo instaurato un legame sincero e profondo, come tu hai scritto 'ci intendevamo al volo, con tante di quelle affinità, di formazione e visione, che sapevamo di poter contare reciprocamente l’uno sull’altro'. Siamo stati 'vicini di banco' per l’intera consiliatura. Mi hai insegnato tanto. Mi hai insegnato a scrivere una mozione. Come presentare un ordine del giorno. Mi hai fatto ben comprendere che anche in politica - soprattutto in politica - si deve essere preparati e studiare. Nel seguire il tuo esempio, ho presto appreso che non ci sono nemici da fronteggiare, ma idee e progetti da sostenere e per i quali è giusto lottare, sempre nel rispetto e nella considerazione, però, di chi coltiva un pensiero diverso. Nel 2014 sei stato tra gli artefici della mia candidatura, perché tu per primo hai creduto in me. Carissimo Francesco, come amministratore, ma non solo in quella veste, ci hai saputo trasmettere 'il senso della missione': la consapevolezza di poter fare la differenza per i nostri cittadini, la responsabilità di lavorare con questa prospettiva, la necessità di anteporre questo sentimento a carriere personali o strategie di partito. Non eri perfetto, eri un gran testone ed era difficilissimo farti cambiare idea. Ma eri lungimirante. Sapevi guardare oltre. Sapevi vedere lontano. Eri di un’intelligenza acuta. Eri brillante. In molti direbbero un visionario. Ma tu eri anche un uomo concreto, pragmatico, che sapeva oscillare con maestria tra il sogno e la realtà. E poi eri un puro di cuore. Sei sempre stato il migliore di noi. Grazie Francesco. Grazie per il tuo amore per Perugia. Grazie per questo tempo insieme" è il lungo messaggio con il quale il sindaco Andrea Romizi ha voluto salutare Francesco Calabrese.

“Francesco ci ha lasciato. In questi mesi di sofferenza mi sono tornati tanti ricordi specie quelli al Liceo, quando lui dirigeva Lo Specchio e poi la passione riformista per questa città che condividevamo (anche se da sponde opposte ma non troppo lontane)! Un abbraccio ai suoi 2 figli che sono cresciuti con i miei, a sua moglie e a i suoi fratelli” scrive l’ex assessore regionale Antonio Bartolini.

“Caro Francesco Calabrese non ci sono parole...una grande perdita per l'Umbria, per Perugia, per gli amanti della Politica, e per tutti coloro che ti hanno conosciuto – scrive Marco Regni nel suo profilo Facebook - Un grande abbraccio...anche lassù mantieni la tua inesauribile, onesta, sincera, affettuosa, testardaggine della forza delle tue idee, dei tuoi valori, della tua passione”.

"Ciao carissimo Francesco Calabrese. Uomo retto, determinato nelle tue convinzioni, stratega lucido e lungimirante. Acuto osservatore di scenari ancora invisibili e, di fatto, realmente tali, perché presenti solo nella tua mente, mente in grado di coglierli nella loro potenzialità e di realizzarli con pragmatico realismo - scrive Mauro Cozzari che ha condiviso i banchi del consiglio comunale con Calabrese - Mi mancherai, mancherai alla tua Città, alla tua Regione. Rimarrà indelebile il segno importante che ha lasciato la tua persona".

"Visionario, dotato di un’intelligenza sottile, caparbio fino a raggiungere la testardaggine, sempre un passo indietro con la tua immagine, uno avanti con il pensiero, mi hai insegnato che la politica è un'arte nobile, ma può fare perdere il senso della realtà, che non bisogna mai smarrire il significato della missione, tenendo lo sguardo rivolto al futuro - scrive Michele Fioroni, anch'egli assessore con la prima giunta Romizi - perché guardando al passato si costruisce poco, che nell’incontro tra diversità spesso si costruisce valore, ma sopratutto mi hai regalato la tua amicizia, una conquista non semplice per chi alle relazioni umane da ancora un peso".

"Ho appreso della scomparsa di Francesco Calabrese, un amico con cui ho condiviso un tratto della attività istituzionale a Perugia. Sono rattristato, tanti gli aneddoti che mi ricordano Francesco. Ho perso un amico e una persona perbene" scrive l'aex assessore Antonello Chianella.

“Apprendo con grande e profondo dolore la notizia della scomparsa di Francesco Calabrese, un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita, sin dai tempi del liceo, alla politica intesa come perseguimento del bene comune. Il suo senso delle istituzioni, la sua umanità e la sua creatività messe a disposizione della collettività, hanno fatto di lui un esempio per tutti noi - afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei - Ebbe la capacità di vedere, perseguire e raggiungere obiettivi che sembravano impossibili – aggiunge -. Politico, avvocato, amico, padre e marito sensibile, con la sua scomparsa crea un vuoto incolmabile che solo in piccola parte possiamo colmare portando con noi il suo ricordo. Ciao Francesco”.

“Oggi è un giorno molto triste per me e per la città di Perugia. Ci ha lasciato Francesco Calabrese, un amico prima di tutto, un politico autentico e libero, un punto di riferimento e una 'guida ideale' nel cammino del centrodestra a Perugia, compagno e maestro nell'avventura della prima Giunta Romizi. Mancherà alla città tutta. Ai suoi cari e agli amici della lista civica Progetto Perugia, di cui è stato fondatore e motore,  il mio cordoglio e quello di Fratelli d'Italia” ha affermato il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno Emanuele Prisco. 

La Provincia di Perugia, con una nota, "esprime profondo cordoglio per la perdita di questo stimato e conosciuto professionista che ha partecipato attivamente alla vita politica della città di Perugia, nelle vesti di consigliere comunale prima e poi come assessore nella prima giunta Romizi. A lui si deve anche tra le altre cose l’ideazione della lista civica “Progetto Perugia”. Per le particolari doti umane e professionali espresse in ogni iniziativa – sottolinea la presidente Proietti – la sua scomparsa lascia inevitabilmente un grande vuoto nella vita della comunità perugina e umbra”.

"Una notizia terribile sveglia Perugia stamattina. Una persona per bene, un fine politico e un eccellente amministratore ci ha lasciati, in un'età in cui c'è ancora tanto da sognare. Francesco Calabrese di sogni e passioni ne sapeva qualcosa, tra i primi sostenitori di quel miracolo cittadino chiamato Romizi, è stato un antesignano della rivincita di Perugia - scrive Marco Squarta, presidente dell'assemblea legislativa dell'Umbria - Visionario, colto, affidabile, avveniristico, innovatore. Se abbiamo una città digitalizzata e interconnessa è grazie al suo modo lucido di leggere la realtà e il suo futuro. Francesco era uno di quegli uomini che credeva in ciò che faceva e faceva ciò in cui credeva. A testa alta, con la schiena dritta fino all'ultimo giorno. Se ne va un pezzo di storia perugina, l'occhio vigile di chi vede le cose prima che accadano". 

"Perugia piange Francesco Calabrese. Lo piange innanzitutto la famiglia, cui siamo vicini anche per personali legami di amicizia: Silvia, sua moglie, i figli Giovanni e Lorenzo, il caro fratello Filippo e tutti i suoi familiari. A tutti loro giunga il nostro forte e affettuoso abbraccio - scrive il gruppo consiliare Progetto Perugia - . Lo piange la città. Piange un politico determinato e vivace, a cavallo tra prima e seconda repubblica, sempre corretto e rispettoso anche nei confronti degli avversari, sincero e schietto verso tutti, nei suoi ruoli da consigliere di opposizione ad assessore di maggioranza. Piange l’assessore della Perugia ultradigitale, il visionario della prima giunta Romizi, il promotore della candidatura a sindaco di Andrea, lo stratega di Palazzo dei Priori sin dai tempi della lista “Liberi e forti” fino alla fondazione di “Progetto Perugia”, di cui è stato coach fino all’ultimo. Oltre tutto questo e più di tutto questo, noi di Progetto Perugia piangiamo l’amico. Quello dal sorriso intelligente, in ogni situazione. Quello capace di mettere in moto un’intera squadra, motivandola sempre, promuovendo le persone. Quello dall’intuizione geniale, anzi dalle idee ai limiti della follia. Quello che non molla mai, fino all’ultimo. Le tue idee continuino a camminare sulle nostre gambe. Te lo dobbiamo". 

"Professionista esemplare e politico mosso da grande amore per Perugia, mente e anima della rivoluzione politica incarnata dal Sindaco Romizi, assessore innovatore e mai banale della prima amministrazione. Ricorderemo Francesco come un grande amico della nostra comunità politica, portando con noi il suo ricordo", scrive Forza Italia Perugia.  

"Stimato professionista del foro perugino, dai banchi dell’opposizione ha esercitato il suo ruolo di consigliere sempre animato da straordinaria passione per Perugia e sempre riscuotendo stima per la competenza che dimostrava nell’affrontare le questioni che riguardavano la sua città. Alla famiglia giunga la sincera vicinanza di tutti i consiglieri comunali", scrive Nilo Arcudi, presidente del consiglio comunale a nome di tutta l'assise cittadina.

"Esprimo il mio profondo e sentito cordoglio a tutti i familiari di Francesco. La nostra è stata un'amicizia nata negli anni '80 sui banchi del Liceo (il suo amato Mariotti ed il mio Galilei), condividendo, entrambi, la passione, sin da giovanissimi, per la Politica. Passione che lui ha ereditato dal nonno senatore della Democrazia Cristiana ed io da mio padre del Partito Socialista - scrive Massimo Perari, avvocato, ex consigliere e assessore in Comune - Francesco profondamente Democristiano ed io, altrettanto profondamente, Socialista. La fine dei partiti della Prima Repubblica, negli anni '90, non ha fatto venir meno in Noi la fede nei principi dei quali erano portatori: Libertà, Democrazia, Solidarietà ed il profondo rispetto per le Istituzioni. Entrambi abbiamo dimostrato un grande amore per la città e per le sue istituzioni. Da lui ho ricevuto sempre un grande stimolo, anche recentemente ad impegnarmi nella vita Pubblica. Io sempre più restio, conoscendo bene i sacrifici lavorativi e familiari che l'impegno pubblico porta come necessario prezzo. Ritengo che l'esperienza politica più significativa che abbiamo condiviso sia stata, oltre a quella, recente, di far parte, sia pure per un breve periodo, della prima Giunta Romizi, quando, nell'anno 2000, abbiamo fattivamente contribuito a riformare lo Statuto del Comune di Perugia dopo l'approvazione del Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli Enti Locali. In quell'occasione, riuscimmo a far approvare dal consiglio comunale le innovative modifiche all'unanimità. Votammo norme che davano più peso alle competenze di controllo e di indirizzo del consiglio comunale, ritenendo che questo organo, rappresentativo di tutti i cittadini, fosse il Parlamento della Città. Mi piace ricordare che volemmo convintamente inserire una norma, lui profondamente cattolico, che prevedeva l'istituzione del registro delle coppie di fatto. Ne parlarono diversi quotidiani nazionali. In quell'occasione dimostrò di saper distinguere tra i propri convincimenti personali ed il ruolo dell'uomo pubblico. Commoventi le parole dedicate a me e alla mia famiglia nel suo bellissimo libro, denso di storie scritte con brillante acume e precisione, da cui traspare la passione di Francesco per la Politica, l'amore per la città di Perugia e la sua profonda umanità. Mi volle omaggiare di una dedica che oggi mi appare struggente: 'Ancora insieme per la Nostra Perugia'. Il nostro ultimo, recente, incontro è stato per me molto doloroso, ma voglio ricordare, in questo momento triste, la bellissima persona che per me è stata Francesco".

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