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INVIATO CITTADINO Borgo Sant’Antonio. Procede a grandi passi il rifacimento di corso Bersaglieri

L’opinione dei residenti sulle polemiche in atto

Borgo Sant’Antonio. Procede a grandi passi il rifacimento di corso Bersaglieri. L’opinione dei residenti sulle polemiche in corso.

Collegamento delle calate alla rete, intervento di Umbra Acque. Poi, step by step, la chiusura con cemento architettonico… al centro di qualche polemica.

Intanto, richiuso il tratto da via del Cane. A seguire, si è aperta la sede stradale fino al civico 97. Si va avanti con interventi che coprono una lunghezza di trenta metri alla volta. Per facilitare il versamento del conglomerato cementizio.

Ci spiegano infatti che il braccio e relativo tubo di scarico possono arrivare fino a 37 metri in altezza, ma a non più di 30 lineari a terra. Tanto meglio, dicono i residenti. Così si fanno le cose con più calma e precisione.

Il prossimo strappo (dopo la chiusura, con cementificazione, prevista per domani martedì 29, o al massimo mercoledì) arriverà fino alla piazza del Porcellino. Così chiamata per la presenza di un maialino in pietra (simbolo del protettore S. Antonio abate) appoggiato sopra un rocchio di colonna romana a grandi scanalature (foto). Ma è questo l’ultimo slargo, perché, a salire, la carreggiata si restringe progressivamente. E anche le utenze sono meno fitte. In modo da perdere meno tempo per scarichi e collegamenti.

Infine l’ultimo strappo fino alla Porta S. Antonio, da cui entrarono, in quel fatidico 14 settembre 1860, i bersaglieri liberatori. Qui il lavoro sarà più ampio, prevedendo il rifacimento dello slargo che include il parcheggino sotto il muro del Monmaggiore e l’intersezione di via San Giuseppe, viale S. Antonio e via Cialdini. 

FOTO - Borgo Sant’Antonio. Procede a grandi passi il rifacimento di corso Bersaglieri


(foto Sandro Allegrini)

LA PAROLA AI RESIDENTI. È di questi giorni la polemica relativa all’utilizzo del cemento architettonico al posto del catrame. Ecco cosa pensano i residenti in proposito.

  1. Il materiale è molto più resistente e duraturo (c’è chi parla, forse esagerando, di una durata cinquantennale!). Vale a dire che non ci sarà bisogno di rifare la bitumazione a breve termine.
  2. Infondata la polemica sul colore chiaro che stonerebbe col contesto architettonico per tipo di materiali e colorazione. Dice un anziano residente: “Un vantaggio per una strada stretta, con le case a ridosso e che vede raramente la luce del sole”. Aggiunge un altro: “L’altro ieri, con quella bella giornata, la strada emanava una luce mai vista. È bellissimo”. Quanto poi alla “modernità” del cemento architettonico, un altro residente osserva che gli edifici di corso Bersaglieri sono frutto di un’edilizia povera e che sarebbe impensabile cercare armonia e omogeneità di materiali semplicemente sulla strada.
  3. Non risponderebbe al vero la constatazione che i tombini sarebbero insufficienti a smaltire le acque piovane. Raccontano che le piogge consistenti dei giorni scorsi hanno prodotto acque abbondanti che defluivano con regolarità dalla strada realizzata a schiena d’asino, come facevano gli antichi romani.

Dunque, soddisfazione generalizzata. Su durata ed efficienza della strada… ai posteri l’ardua sentenza.

E, intanto, i borgaroli allestiscono i collegamenti elettrici aerei per gli eventi presepiali (foto).

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