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Le biciclette "Bianchi" dei bersaglieri cicllisti, una storia lunga 40 anni in un volume per appassionisti e collezionisti

Gabrio Spapperi, medico e appassionato ciclista "storico", ricostruisce attraverso manuali e schede la storia delle "carrette" dei fanti piumati

“È un manuale per collezionisti, appassionati e restauratori, un manuale per come fare a riportare a nuovo splendore le biciclette Bianchi in uso ai bersaglieri – spiega l’autore, Gabrio Spapperi – Bici che erano in uso all’esercito e, quindi, nel tempo sono state cannibalizzate per riparare altre bici, con il risultato che gli appassionati si trovano mezzi con pezzi di annate diverse, colori, fattezze diverse, creando questioni ‘filologiche’ da dipanare”.

Sulle biciclette Bianchi dei bersaglieri la bibliografia è scarsissima e l’argomento è stato toccato poche volte. Appassionati e storici discutono su queste biciclette che dal 1911 al 1940 (all’incirca) diventano i soli mezzi in uso ai bersaglieri.

“Si tratta di un lavoro fatto attraverso cataloghi e schede di servizio – dice ancora Spapperi – sapendo che si tratta di un argomento in cui pochi sanno pochissimo. Ho provato a fare chiarezza, ci saranno errori sicuramente, anzi se i lettori troveranno carenze o inesattezze sono pregati di segnalarle per poter poi fare (speriamo) una riedizione riveduta e corretta, ma intanto colma una lacuna e che ha già riscosso un discreto successo, suscitato curiosità e aperto un dibattito tra gli appassionati”.

Spapperi, medico, militare e appassionato di ciclismo, soprattutto nel settore delle ciclostoriche, ha affrontato questo lavoro durante una lunga convalescenza, basandosi sulla collaborazione dei pochi esperti del settore e sulla consultazione dei manuali e dei cataloghi esistenti sulle bici Bianchi dei bersaglieri. Il lavoro ha ottenuto il patrocinio della Bianchi, dell’associazione nazionale bersaglieri e della Federazione ciclistica italiana. Il corpo dei bersaglieri adottò le bici Bianchi nel 1911, l’unica azienda italiana dell’epoca che poteva fornire una bici con pezzi intercambiabili, standard, in modo da permettere ai meccanici di riparare le bici rotte con i pezzi di altri mezzi irrecuperabili. Le ultimi bici furono consegnate nel 1941 e poi usate solo per sfilate o servizio di caserma.

“Sono molto soddisfatto di questo lavoro i cui diritti ho gratuitamente ceduto al Registro storico cicli – conclude Spapperi – Desidero ringraziare per la preziosa collaborazione fornitami Massimo Filannino, Alessandro Betti e Sergio Benesso. Sono molto soddisfatto per un lavoro che contribuisce a ricostruire un pezzo di storia d'Italia”.

Le biciclette Bianchi dei bersaglieri

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