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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il Di Betto fa il punto sulla Forma dell’Acqua e sul percorso dell’Orto dei Colori. Folta rappresentanza di docenti e di studenti

Il Di Betto fa il punto sulla Forma dell’Acqua e sul percorso dell’Orto dei Colori. Folta rappresentanza di docenti e di studenti per una fruttuosa esperienza pedagogico-didattica.

Tocca a Monica Scafati evidenziarne gli obiettivi di carattere formativo. In relazione alla Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Riprendere possesso di un luogo votato al degrado, potendo oggi fruire di un posto risanato e prezioso. Una vera “aula verde” open air, costituita da un orto di erbe tintoree: quelle, per intenderci, provenienti dalla tradizione dei grandi pittori che ne ricavavano colori di inusuale potenza.

Cogliere il divenire tematico di un ambiente, guadagnando competenze trasversali, valori di cittadinanza, possibilità di condividere emozioni, all’insegna del detto I CARE.

Perché – questa è la forza del progetto – tutto viene da un impegno che è anche sudore, come la realizzazione di percorsi ottenuti spostando terra e breccino, creando panchine con semitronchi di alberi caduti, selezionando e piantando erbe raccolte in natura.

“Non una lamentazione di quello che manca (impianto d’irrigazione, canellina, vasche per la raccolta di acqua piovana), ma constatazione di quanto fruttuosamente realizzato”.

Raccoglie il seme della professoressa Scafati, l’assessore Leonardo Varasano, da sempre vicino ai ragazzi del Di Betto e alle loro iniziative. “Esempio positivo di come passare dall’incuria alla cura. Maturità di cittadini. Acquisizione di consapevolezza. Approdo annuale di riflessione e bilancio”. Tutto sotto il segno di una giornata memorabile.

L’insegnante Marco Mariucci espone il plastico di un progetto di trasformazione ambientale che guarda lontano. Illustra un disegno che prefigura un luogo sempre più a misura d’uomo. Passerelle, scivoli, panchine, in una prospettiva di valorizzazione dello spazio adiacente la scuola.

Luana Trinari, consulente PON (Programma Operativo Nazionale del MIUR) dice: “Altro che 30 ore! Abbiamo lavorato fin da febbraio, seguendo i ritmi della natura. Abbiamo recuperato e inserito piante da colore che si sarebbero potute perdere, realizzando un orto di piante da pittura di cui esistono 7-8 esempi in tutto lo Stivale”.

Marco Perli fa riferimento alla Giornata bandita dall’ONU quasi mezzo secolo fa per contrastare inquinamento da plastiche et similia.

Presenti rappresentanti di Comune, Provincia Gesenu, Umbra acque. Tutti a condividere un momento di sintesi educativa. Perché il futuro dovrà essere migliore. O non sarà.

La forma dell'acqua secondo la scuola Bernardino di Betto

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