INVIATO CITTADINO Solenne cerimonia alla Rosetta per un evento di forte significato identitario
Ed ecco a voi la ricetta dell’antico dolce perugino denominato ciaramicola
Già depositata ufficialmente presso la Camera di Commercio dell’Umbria, la ricetta dell’antico dolce perugino è stata proposta ai soci dell’Accademia della Cucina e a numerosi ospiti di rango del mondo istituzionale.
A far capo dal sindaco Andrea Romizi, al vicario del vescovo don Simone Sorbaioli, al presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni.
Iniziativa meritevole che codifica e tutela composizione e procedure di preparazione di un dolce legato alla festa e alla celebrazione della Pasqua a Perugia.
La ricerca storico-bibliografica, condotta dall’antropologa dell’alimentazione Marilena Moretti Badolato (fondata su un prezioso documento a lei indicato dall’indimenticabile archivista Alberto Maria Sartore), fa risalire la prima attestazione almeno al 1490. Esattamente, quando il dolce venne servito a un banchetto in occasione del matrimonio tra i nobili Giampaolo Baglioni e Ippolita Conti.
Alla Camera di Commercio è stata così affidata, caso unico e primo, la diligente tutela di un piatto tipico umbro.
L’atto, redatto dal notaio Matilde Patrizia Leotta, in data 20 marzo 2024, è stato sottoscritto da Massimo Moscatelli, Francesco Asdrubali, Massimo Massi Benedetti, Marilena Moretti, Giulia Giovagnoni, alla presenza del sindaco di Perugia Andrea Romizi.
Accogliendo i convenuti, Massimo Moscatelli ha ricordato il precedente del torcolo di San Costanzo, esaltando la valenza della “messa in sicurezza” dei prodotti della tradizione attraverso una certificazione che li tutela. “Non l’unica ricetta – ha sottolineato – ma un riferimento sicuro per la realizzazione secondo una consolidata tradizione”.
Interventi di saluto delle autorità, doni consistenti in libri attinenti la storia e le tradizioni culinarie umbre e nazionali.
Illustrazione del simposiarca Francesco Asdrubali che si è soffermato anche sulla storia passata e ventura dell’Hotel La Rosetta, oltre che sulla tipologia del menù e sull'illustrazione dei vini che hanno accompagnato le varie portate.
Una serata in cui storia e identità, cultura, educazione, convivialità e amicizia sono state felicemente ricondotte ad unità.
(Foto Sandro Allegrini)
PS. Oltre ai cibi e i vini, alla squisita ospitalità, l'Inviato Cittadino ha potuto godere della gradevolissima conversazione col notaio romano-perugino Marco Lucio Campiani con cui è stato piacevole intrattenersi su temi di cultura, cinema e spettacolo in cui è esperto e appassionato. Una serata da ascrivere a completa soddisfazione personale e professionale.
