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INVIATO CITTADINO Quella ringhiera sfondata, in via Cesare Battisti, chiede aiuto e sollecita un'adeguata messa in sicurezza

All’altezza della penultima curva della strada "pazza" un automobilista ha fatto strame di quello storico e solido manufatto in ferro battuto

Quella ringhiera sfondata, in via Cesare Battisti, chiede aiuto e sollecita un’adeguata messa in sicurezza. All’altezza della penultima curva della strada “pazza”, in quanto ardita e pensile (come i perugini la chiamarono all’atto della sua costruzione, ai primi del Novecento, quando nel crollo morirono alcuni operai) qualche “pazzo” automobilista ha fatto strame di quello storico e solido manufatto in ferro battuto.

La velocità deve essere stata realmente folle, per piegare e scardinare quel ferro di robusta fattura e generose dimensioni.

Sta di fatto che la botta ha smurato la parte murata al materiale fittile e alla pietra piegando quel metallo.
Una striscia bianco-rosso di plastica da cantiere e il gioco è fatto. La cosa va avanti da un po’ e il metallo è arrugginito. Ma non si fa mai giorno. Ossia non si procede alla doverosa riparazione.

Tanto che da quel punto si potrebbe finire sulle sottostanti scalette di via Appia. Intendiamoci: non si tratta di pericolo imminente. Ma, come si dice, “le cose facili le facciamo subito. Per le impossibili ci stiamo attrezzando”.

Si tratta di segare la parte ammalorata, portarla in officina per raddrizzarla, riportarla in loco, risaldarla a quella sana  e rimurarla. Si fa prima a farlo che a dirlo. Che ci si decida, dunque, a rimettere le cose a posto. Dovrebbe peraltro esserci un’assicurazione che paga il disturbo.
 

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