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INVIATO CITTADINO Come ti collego il Borgo d’Oro, Porta Pesa e Monteluce

Una connessione pedonale per valorizzare il potenziale turistico, ma tutto è ancora fermo

Come ti collego il Borgo d’Oro, Porta Pesa e Monteluce valorizzandone l’aspetto storico, turistico e culturale. Si era cominciato, ma poi le iniziative si sono arenate.

L’argomento è contenuto in un Ordine del Giorno presentato da Fabrizio Croce del Gruppo “Idee Persone Perugia” nel Consiglio comunale della Vetusta.

Si tratta – sostiene Croce – di realizzare una completa connessione pedonale e riqualificare l’area compresa tra Piazza Fortebraccio ed il cosiddetto “Toppo” di Monteluce, recuperandone il riconosciuto - e in parte inespresso - potenziale turistico.

Va sottolineato che l’area è sede di alcune istituzioni culturali come l’Università per Stranieri, il P.O.S.T., le scuole medie Foscolo, elementari Ciabatti e dell’infanzia Santa Croce, oltre ad alcuni servizi comunali per la cittadinanza come l’Informagiovani e il Digipass.

Si era ben partiti con la ripavimentazione dell’antica Piazza Grimana e il ridimensionamento della superficie carrabile a ridosso di Palazzo Murena, sede del Rettorato, iniziative realizzate in contemporanea con il restauro dell’Arco Etrusco.

Altra opera effettuata: il consolidamento del costone del Fosso del Bulagaio per arginare la frana in coincidenza con un tratto di Viale di Sant’Antonio, vicino al parcheggio.

Con l’Associazione della Pesa si era data una sistemazione dell’area antistante Porta S. Antonio col monumento al bersagliere (foto), una piazzola pedonale ed una panchina.

Altro passo in avanti, il collegamento fra Corso Bersaglieri con un tratto di passeggiata che costeggia le mura esterne di Viale S. Antonio, attraverso la breccia muraria in via del Cane, ex Centrale Enel.

Hanno dato buon frutto alcuni progetti di rigenerazione, portati avanti dalle Associazioni: si pensi agli orti urbani a San Matteo degli Armeni e all’apiario sociale fra il viale S. Antonio e il vallone del Bulagaio.

Lo stesso territorio è sotto gli occhi dell’Associazione per il recupero del corso del Rio.

Ma, da un po’ di tempo a questa parte, tutto sembra risulta congelato, bloccato, paralizzato: iniziative assopite o ridotte allo zero. La piazzetta del campo da basket è negletta e quella che la precede è ormai ridotta a un caotico e inquinante parcheggio abusivo.

Sarebbe ora di realizzare la pedonalizzazione di Piazza del Melo, finalizzata, oltre che ad una migliore fruizione dell’area e della sua vista, anche al potenziamento dei percorsi pedonali già esistenti, creati a servizio dell’Università e dei plessi scolastici della zona.

Lo stesso Viale S. Antonio si trova lungo il “Cammino di San Francesco”, essendo la congiunzione naturale tra il Bulagaio e l’antico Sentiero delle Lavandaie che si dirama da Via del Favarone nella parte estrema di Monteluce. Il completamento di un percorso pedonale che lo attraversa potrebbe solo produrre benefici al progetto di valorizzazione del Cammino come attrattore turistico-religioso.

Occorre riprendere l’iniziativa per piazza Fortebracci, rimuovere quegli stalli abusivi, riaprire i bagni pubblici sia lì che allo slargo della Pesa.

Questa e tante altre le proposte avanzate e che l’amministrazione in carica avrebbe modo di riprendere e completare. Volendo.

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