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Venerdì, 26 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Grosse novità in arrivo alla parrocchia di San Donato all’Elce

Le annuncia dall’altare don Riccardo Pascolini, prendendo spunto dall’attuale situazione della pandemia

Grosse novità in arrivo alla parrocchia di San Donato all’Elce. Le annuncia dall’altare don Riccardo Pascolini, prendendo spunto dall’attuale situazione della pandemia.

“Non lasceremo soli bambini e ragazzi: l’attività oratoriale estiva riprenderà regolarmente”.

In quali sedi e con quale criterio?

“A Case Bruciate i più piccoli. All’Elce i ragazzi delle medie. A S. Agostino quelli delle superiori”. Insomma: l’unità pastorale progetta in grande e con spirito di collaborazione.

“Cercheremo – spiega – di escogitare anche occasioni di divertimento e socialità, attuabili nelle condizioni date. Insomma: se le ferie saranno, per la maggior parte delle famiglie, una chimera, ci adopereremo per rendere meno pesante la stagione estiva”.

L’Inviato Cittadino avanza una proposta, come sempre, “a gràtise”. Nel cortile sottostante la chiesa parrocchiale di San Donato si potrebbero organizzare letture e spettacoli in lingua perugina per aggregare trasversalmente giovani e adulti.

Altre grosse novità sono quelle legate alle strutture edilizie inagibili o dismesse che andranno recuperate e rifunzionalizzate.

La prima è il teatro. Da tempo è ridotto all’ecce homo e, per ora, sono stati solo eseguiti dei lavori di consolidamento. È giunto il momento di completarlo con arredi e strutture a norma, al fine di poterlo ancora utilizzare in modo polivalente. L’Inviato ricorda di averci visto cose egregie, non solo spettacoli, ma anche conversazioni di cultura. Mi viene in mente la conferenza del filosofo Enrico Berti che parlò del tema “Come si pone il problema metafisico”, da uno spunto del suo Maestro Marino Gentile. Era presente l’intellighenzia locale e nazionale e don Nazareno Bartocci gongolava per questo straordinario successo.

Dice don Riccardo: “Per ora, sul teatro, vi do semplicemente la notizia. Poi vi chiederò qualcos’altro”. Lasciando intendere che busserà a quattrini. Ma va bene così.

Terza importante novità è la riqualificazione dell’edificio polivalente annesso alla chiesa. Nelle carte, addirittura, non figurava, come se non fosse mai esistito. Eppure è stato sempre utilizzato in una molteplicità di funzioni. Comprende una palestra (un tempo in uso anche alla Leonardo da Vinci… e potrebbe tornarci, dato che i ragazzi fanno ginnastica dentro una stanza angusta!), include numerose aule dove si tenevano corsi di teologia, oltre a spazi per attività di gioco e d’incontro. Insomma: gridava vendetta, ormai da anni, uno stato di abbandono, dovuto a più cause concomitanti… che non è qui il caso di ricordare.

Insomma: se l’Elce tornasse ai fasti di un tempo e alle attività che la facevano primeggiare per quantità e qualità d’iniziative, sarebbe una vera grazia di Dio. E c’è da sperare che don Gaetano Romano e don Riccardo Pascolini possano riuscire nell’impresa. Una mano potrebbero darla le due Associazioni Nova Elce e Elce viva, che si dimostrano molto propositive. È un’operazione complessa e costosa, ma gli elcini ce la faranno. Per aspera ad astra.

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