INVIATO CITTADINO Fibre di amianto nelle acque potabili? No, grazie
Importante iniziativa della Civica Piegaro, con positivi riscontri
Favorita la firma di un protocollo tra Dipartimento di Prevenzione Usl1 e Umbra Acque.
Un documento che ha permesso di effettuare controlli nelle acque del territorio umbro.
Sollecitati, con una lettera, i Prefetti di Perugia e Terni, la Direzione regionale Salute e Welfare, Prevenzione, la sanità veterinaria, l’ASL Umbria 1 e 2, l’Auri e i tre gestori del servizio idrico integrato (VUS, SII e Umbra Acque) richiedendo le modalità, le tempistiche e i rapporti di prova dei prelievi alla ricerca di fibre di amianto nell’ASL Umbria 2, oltre che sulle criticità riscontrate e risolte nell’ASL Umbria 1 e 2.
Risposta confortante. Dicono i promotori “Nella risposta dell’Asl 2, a firma dei Direttori del dipartimento, siamo stati informati del fatto che entrambi i gestori hanno effettuato controlli sulle tubazioni alla ricerca di fibre di amianto idrodisperse e, in ragione di questi, abbiamo richiesto al SII i rapporti di prova delle analisi fin qui effettuate”.
Si vuole anche sapere a quale laboratorio sono stati affidati i campioni prelevati e quale metodo di analisi è stato utilizzato per la determinazione quali-quantitativa della concentrazione di fibre di amianto, in acque destinate al consumo umano.
Continuano i promotori: “Vogliamo conoscere le modalità e le tempistiche di analisi concordate con il Dipartimento di Prevenzione Asl Umbria 1, dove sono localizzati i 37 punti di prelievo, i rapporti di prova delle analisi fin qui effettuate e per il campione del territorio dell’Area Nord, se sono conclusi gli accertamenti, quale criticità è emersa, quali interventi sono stati effettuati”.
Niente residui di amianto dannosi alla salute. “Vogliamo ricordare a tutte le Autorità sanitarie e ai gestori – concludono – che le fibre di amianto nelle condutture che trasportano le acque potabili non devono essere presenti, a prescindere dai limiti di legge”.