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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Io prendo gli agnelli più piccoli, bisogna utilizzare un coltello per arrivare al cuore": Gianfranco Vissani denunciato

Lo chef: per ucciderli bisogna usare un piccolo coltello per far uscire più sangue possibile. L’Alleanza popolare ecologista: “A Pasqua non si devono causare agli animali inutili e protratte sofferenze”

Violazione alle cautele da adottare durante la macellazione, denuncia alla procura della Repubblica di Roma contro Gianfranco Vissani. L’annuncio arriva da Rinaldo Sidoli, segretario di Alleanza popolare ecologista (Ape). “L’atto di macellare un animale senza stordimento - spiega - è una violazione dell’articolo 4 del decreto legislativo 6 novembre 2013 131, e nel caso di uccisione e maltrattamento di animali si risponde penalmente in base all’articolo 544-bis e 544-ter del codice penale”.

La denuncia di Ape arriva dopo l’intervento che Vissani ha fatto a Radio 1 alla trasmissione Un giorno da pecora durante la quale lo chef orvietano ha illustrato la migliore metodologia per macellare gli agnelli. Quando i conduttori, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, gli hanno chiesto della sua idea di “cucina per la Pasqua”, Vissani non ha avuto dubbi: “Per Pasqua ho ordinato 12 capretti e 20 agnelli. A noi piace molto la coratella… Io prendo gli agnelli più piccoli perché sono più saporiti”. A quel punto i conduttori gli hanno chiesto se non provasse dispiacere nell’uccidere gli agnelli. “No - ha risposto - perché mio padre li uccideva a mani nude. E li ho uccisi anche io. È come il pollo o il coniglio. Bisogna utilizzare sempre un piccolo coltello che possa arrivare al cuore per fare uscire più sangue possibile, con un colpo secco, in modo che la carne rimanga bianca”.

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