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Venerdì, 26 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Elce, San Donato: l'ultimo saluto della città a Mario Roncetti

Sono in tanti a raccontare vicende di vita e di cultura, intrecciate con la storia cittadina e condivise con Mario

Elce, San Donato. La città rende l’ultimo commosso saluto a Mario Roncetti.

Sono accorsi in tanti ad omaggiarne il nome e la memoria. Fra loro, gli storici Alberto Grohmann, Rita Chiacchella, Franco Mezzanotte, i bibliotecari Gabriele De Veris e Patrizia Rossi, i colleghi Attilio Bartoli Langeli e Mario Squadroni i quali lo hanno preceduto e seguito nel ruolo di Presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, il segretario del Cardinale Bassetti Amilcare Conti, la musicologa Bianca Maria Brumana, le amiche di famiglia Anna Maria Altieri De Poi e Chiara Radi De Poi.

Sono in tanti a raccontare vicende di vita e di cultura, intrecciate con la storia cittadina e condivise con Mario.

Ricorda gli anni della gioventù lo scrittore Franco Monacchia, uno dei ragazzi di don Nazareno Bartocci. Storie di adolescenza, di teatrino e iniziative parrocchiali. Quando Mario, già serio e rigoroso, non rinunciava alla battuta intelligente, allo scherzo, alle arguzie. E, non sapendo giocare granché, lo mettevano in porta: marcantonio com’era, qualche palla la prendeva.

Merito di Franco e di Mario anche quello di aver ricordato, in un libro, il mezzo secolo della parrocchia, della chiesa, di monsignor Bartocci. Un libro che è stato utile – ricorda il parroco Riccardo Pascolini – a ricostruire la configurazione e le vicende dei bei locali parrocchiali, attualmente oggetto di recupero e rifunzionalizzazione.

Uomo “di passione” – dice don Riccardo – declinata nei termini di passione per il lavoro, la cultura, la famiglia, la fede. La fede che lo ha visto dare l’addio a questo mondo come “testimone di santità della porta accanto”. Lo ha spiegato il Santo Padre: la santità vera è quella delle persone normali, perché “i Santi non sono superuomini, ma amici di Dio”.

Ed era vicino a Dio Mario, quando se n’è andato, mentre aspettava – in poltrona – l’arrivo del sacerdote per prendere l’eucarestia, more solito. Si era fatto la barba, diceva il rosario, quando sua moglie Anna gli ha detto: “Mario, vado a prenderti una colonia per improfumarti”. È tornata dal bagno e, un attimo dopo, di Mario ha trovato solo il corpo, mentre lo spirito era volato alto verso l’eternità.

La breve omelia di don Riccardo tutta incentrata su una frase: “Ci sono persone che vivono CON gli altri. E altri che vivono PER gli altri. Mario ha testimoniato l’importanza della preposizione PER”.

Ultima notazione relativa al quartiere. La scuola dell’infanzia “Angeli Custodi”, dietro la rotatoria, è chiusa, ma non ha cessato la propria attività, svolta altrove dagli stessi insegnanti. Le offerte raccolte durante la liturgia vanno a questa meritoria istituzione che deve tornare all’Elce, forse nei rinnovati locali della parrocchia. Un auspicio e una speranza che si legano al nome di Mario.

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