INVIATO CITTADINO Perugia non è una città per ciechi o ipovedenti: mezzi pubblici e parchi inaccessibili
“Questa non è una città per ciechi”. Ne è fieramente convinto il consigliere comunale socialista Carmine Camicia, che ha presentato un Ordine del giorno la cui discussione avverrà il giorno 8 gennaio in IV Commissione
“Questa non è una città per ciechi”. Ne è fieramente convinto il consigliere comunale socialista Carmine Camicia, che ha presentato un Ordine del giorno la cui discussione avverrà il giorno 8 gennaio in IV Commissione.
“Non si fa differenza fra non-vedenti e ipovedenti. E questo causa una serie di ingiustificati disagi a carico delle categorie in questione”, sostiene il consigliere.
La prima difficoltà è quella di salire sui pullman, dotati di gradini troppo alti. E la difficoltà è condivisa da anziani e disabili di varie categorie.
Le barriere architettoniche, a Perugia, non solo permangono, ma aumentano. In barba a leggi europee e nazionali. Passeggiare nei parchi è proibitivo. E qui il consigliere allega qualche scatto (come quello in pagina) a dimostrazione del fatto che non esiste manutenzione del verde, coi rami che arrivano a colpire il volto dei cittadini utenti. E non basta il bastone o il cane, perché la bestia dimensiona il percorso sulla propria altezza e non su quella della persona. Che così si trova a impattare sulla ramificazione e sul fogliame. Si cita, in proposito, la situazione al Parco di via del Macello. Occorre dunque rendere i parchi accessibili, garantendo la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde. La questione è tutt’altro che peregrina.
Quanto ai mezzi pubblici, si richiama al rispetto della norma del Parlamento europeo (14/2/2002, di vigenza quasi ventennale) perché i mezzi siano accessibili a passeggeri diversamente abili, anziani, bambini, persone di bassa statura, non vedenti e individui a bassa capacità motoria. Alla Commissione si chiede di invitare anche il Direttore dell’Azienda di trasporto pubblico del capoluogo. Sarà interessante seguirne le conclusioni.