rotate-mobile
Attualità

Quando Tinto Brass, alla XIX Sagra di Pila, inventò la Torta “al tasto”

Un incontro col Maestro del cinema erotico d’autore che fece tremare i travertini della Vetusta. Il racconto del critico Fabio Melelli

Quando Tinto Brass, alla XIX Sagra di Pila (1995), inventò la Torta “al tasto”. Un incontro col Maestro del cinema erotico d’autore che scombussolò l’ambiente. Ce lo racconta un filmato, postato su youtube da Michele Patucca, che lo ha recuperato dai nastri di Tef (per il video segui il link). È storico: risale infatti a un quarto di secolo, ma conserva inalterata l’originale freschezza e il senso di provocazione che lo connotò.

L’iniziativa di portare alla sagra dell’Arrigatore il più quotato autore di cinema erotico fu partorita dalla mente vulcanica di Enrico Bonelli (patron delle tivù private), validamente supportato dallo storico del cinema Fabio Melelli. Il quale ci racconta, da testimone partecipe, i dettagli di quell’evento che coinvolse/sconvolse la comunità pilese e perugina.

Questi i fatti. Tinto Brass aveva in promozione il film “Fermo posta Tinto Brass” in cui, a suo dire, aveva dato corpo a desideri, sogni, fantasie represse femminili. Sosteneva (esagerando) di aver ricevuto una fitta corrispondenza da signore e signorine che esplicitavano desideri più o meno (in)confessabili. In questo tour, Brass si portava dietro, come irresistibili testimonial, sette splendide ragazze che avevano avuto parte nel film.

“Due di loro – riferisce Melelli – erano umbre. Una, Sara Cosmi, perugina col dónca, di Ponte San Giovanni. L’altra, Cinzia Roccaforte, originaria di Bastia Umbra”.

Quale la loro vicenda artistica?

“La Cosmi si era cimentata come giornalista sportiva e presentatrice in tv locali (Tef e Umbria Tv). Era pure bravina come cantante. Poi l’occasione con Brass cui seguirono altri film, televisione e teatro. Il conseguimento di un master in Programmazione neuro linguistica la induce a lasciare la recitazione e diventare direttrice creativa nel mondo della pubblicità”.

Che mi dici della Roccaforte?

“Nata a Bastia nel 1975, coglie la sua prima occasione con Brass, svolge qualche ruolo in Italia e si trasferisce poi negli Stati Uniti, dove studia recitazione iscrivendosi alla scuola fondata da Lee Strasberg e si laurea all’Università di California”.

L’Inviato Cittadino conferma. Infatti, Alfiero Toppetti (di cui ho scritto la biografia), che è amico della Roccaforte, mi riferisce che Cinzia è felicemente coniugata con un produttore statunitense e che ogni tanto lo chiama da Los Angeles per un saluto.

Ciò detto, cosa accadde, in quella memorabile serata, con la sfilata di bellezze che mostravano generosamente (verrebbe da dire “scosciate”, nel filmato come nel film) le loro grazie in quel di Pila?

“La serata fu condotta da Mimmi Mazzetti, che scherzò amabilmente col Maestro e con le ragazze. Poi vi furono alcuni interventi di critici, fra i quali io stesso. Uno degli intervistati fu anche il giornalista Elio Clero Bertoldi del “La Nazione” e tutti ebbero parole di apprezzamento per la qualità artistica del lavoro di Brass, regista colto, non da cinema pecoreccio e bassamente ‘cochon’, molto apprezzato in Francia e altri Paesi stranieri” (fra i presenti, nel filmato si riconosce anche l’amico fotografo Pietrino Crocchioni, ndr).

Il pubblico come reagì?

“Un delirio. Pensa che da poche centinaia di persone, si giunse in breve – col passaparola – a oltre cinquemila. Osannavano le attrici, commentavano, consegnavano fiori. Parevano tutti aver perso la testa. Insomma: una Kermesse memorabile”.

E Brass come se la cavò?

“Egregiamente, da par suo, come sempre. Scherzando sulla prova “monetina”, grazie alla quale, per gioco, dichiarò di selezionare le attrici. Poi, fra le altre amenità e doppi sensi, tirò fuori quella battuta che cambiava la torta al testo in “al tasto”, autoironizzando sul proprio vezzo di palpare giocosamente. Come si dice ‘toccare con mano’. La moglie, detta Tinta, stette al gioco”.

Reazioni ve ne furono?

“Altroché. Pensa che il prete di Pila tuonò dall’altare gridando allo scandalo. Dell’evento parlò, con grande evidenza, il Tg3 regionale. Addirittura, ci furono interrogazioni e prese di distanza in Consiglio Comunale. L’operazione fu stigmatizzata dal vicesindaco di Gianfranco Maddoli, la scrittrice Clara Sereni, che fece appello alla dignità della donna. Insomma: scoppiò un vero putiferio. A riprova della validità mediatica dell’iniziativa di Bonelli”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quando Tinto Brass, alla XIX Sagra di Pila, inventò la Torta “al tasto”

PerugiaToday è in caricamento