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"Carlo come Francesco. Sono una squadra eccezionale"

L'omelia del vescovo Sorrentino alla memoria liturgica del beato Acutis

"Carlo, come Francesco, seppur in modo differente, si è spogliato di sé e si è riempito di Gesù. Francesco e Carlo insieme stanno facendo un grande lavoro, sono una squadra davvero eccezionale, per riportare tanti, specialmente i giovani, a Gesù". Questo uno dei passaggi dell'omelia del vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della santa messa della memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, celebrata ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione nel pomeriggio del 12 ottobre.

Si è chiusa così una partecipata quattro giorni che ha visto circa 8 mila presenze, con visitatori da tutto il mondo, in particolare americani, tedeschi, indiani, moltissimi italiani che sono venuti proprio per pregare sulla tomba del giovane Beato, sepolto all’interno della chiesa. "La spogliazione - ha detto ancora monsignor Sorrentino - non implica il rigetto delle cose belle che sono dono di Dio, ma il loro uso secondo il cuore di Dio. Significa portare tutte le cose all’offerta eucaristica: il pane e il vino che portiamo all’altare e diventano corpo e sangue del Signore rappresentano, in qualche modo, tutto il nostro mondo, anche quello materiale. Diventano l’Amen di Gesù nel quale si raccoglie tutto il nostro Amen. Carlo, con la sua semplicità di vita, con il suo modo di usare le cose, è un cantore di bellezza. Il suo Cantico fu la sua stessa vita. Cantò la bontà di Dio nella bellezza del mondo. E in questo modo - ha continuato - si spogliò di quella tendenza che tutti abbiamo, la tendenza a mettere il nostro io come misura di tutte le cose e al centro di tutte le cose,dimenticando che esse sono un dono, da accogliere con gratitudine e condividere con amore".
Le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e per la sua memoria liturgica si sono aperte il 9 ottobre con la santa messa del pomeriggio, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre, è stato padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la santa messa. A sera nella sala della Spogliazione si è svolto il seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto a genitori, educatori e catechisti. A spiegare come utilizzare il web in maniera sicura e come insegnarlo ai giovani, sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. Il seminario, moderato dal direttore dell'Ufficio comunicazioni della diocesi, Marina Rosati, ha messo in luce come gli eccessi di internet siano particolarmente diffusi negli adulti. Per questo i due relatori hanno invitato i presenti, soprattutto genitori, catechisti ed educatori, a stabilire delle regole e a porre dei limiti agli eccessi della rete. L’11 ottobre la santa messa delle 18 è stata invece celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, e in serata alle 21 c’è stato un momento di preghiera e adorazione eucaristica.

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