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Botti di Capodanno, task force di esperti scende in campo per la sicurezza di cittadini e giovanissimi: tutti i consigli

Durante l'annuale conferenza stampa all'ospedale di Perugia, il direttore generale Emilio Duca ha spiegato il potenziamento dei dispositivi di sicurezza: 170 telecamere contro ladri e predoni

E’ partita la corsa all’acquisto dei “botti” di Capodanno che tornano puntuali ogni 31 dicembre per salutare il nuovo anno nei cieli di tutto il mondo. Ma con loro, tornano anche i rischi legati ad un uso improprio e scorretto che possono provocare incidenti anche gravissimi. Oltre al buonsenso, per evitare i maggiori rischi legati ai botti e vivere un sereno inizio anno senza drammi né incidenti, scende in campo una task force composta da forze dell’ordine e medici dell’ospedale di Perugia, in prima linea per spiegare quali precauzioni adottare per evitare che i fuochi d'artificio diventino un pericolo nelle mani di chi li utilizza.

Come ha spiegato il dirigente della Questura, Maria Olivieri, intervenuta in conferenza stampa dell’atrio dell’ospedale del Santa Maria della Misericordia di Perugia, la Polizia di Stato è impegnata nell’attività di contrasto ai fuochi pirotecnici illegali, verificando che quelli in commercio siano conformi alla normativa europea, già recepita dall’Italia nel 2015. “Si possono distinguere quattro categorie di fuochi d’artificio a seconda del loro grado di pericolosità: F1 indica un grado di pericolo molto basso, F2 basso, F3 medio e F4 massimo. Le ultime due categorie prevedono infatti che gli operatori siano muniti di apposite licenze e autorizzazioni”. "La nostra attività – continua la dirigente Olivieri – è di carattere preventivo e si rivolge soprattutto ai giovani per evitare di incorrere in pericoli. L’attenzione è inoltre rivolta alla fase di acquisto dei botti (a Perugia non sono state riscontrare irregolarità), ma ci deve essere attenzione anche da parte dei cittadini”.

Il consiglio riguarda sempre quello di fare esplodere i fuochi d'artificio solo dopo aver letto bene le istruzioni d'uso, posizionarli all'aperto e a debita distanza e acquistarli solo nei negozi autorizzati. Inoltre devono riportare la marchiatura CE. Insomma, districarsi nel variegato mondo dei fuochi pirotecnici non prevede affatto il fai - da - te e vanno utilizzati e maneggiati solo da maggiorenni e in condizioni psicofisiche che non siano alterate da sostanze alcoliche e stupefacenti.

A sottolineare l’importanza della sicurezza e l’azione coordinata con la Questura di Perugia, è stato il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca. Che dopo aver evidenziato l’efficacia del potenziamento del Posto Fisso di Polizia impegnato in prima linea per la sicurezza, ha spiegato come siano stati anche potenziati – attraverso l’installazione di telecamere di videosorveglianza – alcuni punti cruciali del Polo Ospedaliero.  Sono 110 quelle posizionate all’interno, circa 50 nella zona del Creo e una dozzina nei parcheggi del Santa Maria della Misericordia.

Anche l’ingegnere Maurizio Fattorini (Vigili del Fuoco) ha voluto ricordare come un disattento e superficiale utilizzo dei “botti” possa provocare conseguenze anche molto serie. Bastano semplici accorgimenti: non utilizzarli in casa – la deflagrazione può infatti far scoppiare un incendio – né in luoghi affollati e mai indirizzarli verso elementi infiammabili. Il dott. Nardi dell’equipe del Reparto di ortopedia dell’ospedale, nonostante – ha ricordato – in questi ultimi 3 anni non ci siano mai stati pazienti coinvolti per lesioni gravi a causa di un uso improprio dei fuochi – ha posto l'accento sulla pericolosità delle lesioni  alla mano, che possono avere conseguenze anche devastanti.

Più alto il pericolo degli accessi alle cure mediche il giorno dopo i festeggiamenti, soprattutto per quei botti inesplosi e incautamente raccolti da terra. Il consiglio, anche in questo caso, rimane sempre lo stesso: mai toccare e maneggiare fuochi pirotecnici da terra. Come reparto – ha spiegato il dott. Nardi – abbiamo incrementato il numero dei medici di pronta disponibilità per fronteggiare ogni emergenza”.

Per gestire al meglio ogni criticità, anche il Posto Fisso di Polizia resterà aperto tutta la notte di Capodanno, come ha annunciato il Commissario Vincenzo D’Acciò, responsabile del Posto Fisso di Polizia che di recente ha portato a termine un’altra importante operazione sul fronte dei reati predatori e dei furti. Intervenuti alla conferenza anche il Commissario della Questura, Roberto Rughetti e il medico del 118 Francesco Borgognoni.  Ma non sono solo i "botti" i potenziali pericoli della fine dell'anno, ma l'abuso di alcol specie tra giovanissimi. 

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