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Forze Armate, l'Umbria ricorda il sacrificio degli eroi. Presidente Mattarella: "Onore alle donne che presero il posto di chi andava al fronte"

Alla cerimonia presenti anche il sindaco Andrea Romizi e la presidente Catiuscia Marini: "Grazie anche per l'impegno dei militari anche duranti le catastrofi che si sono abbattute sul Paese"

Si sono svolte questa mattina all’Ara Pacis di Via Masi a Perugia le celebrazioni ufficiali per la Giornata delle Forze Armate e Festa dell’Unità Nazionale. Oltre ai massimi rappresentanti delle Forze Armate di stanza in città, erano presenti le autorità cittadine, tra cui in particolare il Prefetto Claudio Sgaraglia, il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, la Presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, la consigliera Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia, il Presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano, l’assessore regionale Antonio Bartolini e l’assessore comunale Teresa Severini. Presenti anche le associazioni combattentistiche e d’arme.

Comune di Perugia, Ara Pacis: giornata delle forze armate e festa dell'Unita' d'Italia

La cerimonia ha preso il via con l’ingresso dei Gonfaloni della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, quindi del Comune di Perugia, a cui è seguito il picchetto d’onore interforze al Prefetto, in qualità di rappresentante del governo, accompagnato dal generale di Brigata Vincenzo Maugeri, Comandante della Scuola di Lingue Estere dell’Esercito.  Al termine, è stata effettuata la cerimonia solenne dell’Alzabandiera, sulle note dell’Inno d’Italia.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE - Nel corso della manifestazione sono stati letti anche il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oltre aver ricordato il sacrificio dei soldati nella Grande Guerra e nelle missioni volte a portare pace e sostegno alla popolazione, ha rivolto anche un ricordo alle donne che hanno subito e subiscono i conflitti: “Rendiamo omaggio alle donne -scrive ancora il Presidente- che sulle proprie spalle hanno portato il fardello più grande. Madri, spose e sorelle che presero il posto di chi partiva per il fronte: per sopravvivere e mandare avanti il Paese. In troppi casi, attesero invano il ritorno dei propri cari. L’Italia intera, le famiglie, ebbero a sopportare un peso indicibile che ne segnò la vita nel profondo: quel patrimonio morale va onorato.”

LA GOVERNATRICE MARINI - "In questa giornata nella quale rendiamo onore e omaggio alle Forze Armate, a 100 anni dalla fine della ‘Grande guerra', voglio ringraziare il contributo che ogni giorno gli uomini e le donne delle Forze Armate danno alla nostra sicurezza, nel Paese e nelle missioni internazionali all'estero. Ne apprezziamo anche il sostegno quotidiano a tante azioni civili svolte nel territorio nazionale – come in questi giorni, a causa delle drammatiche conseguenze determinate dall’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia da nord a sud - per garantire sicurezza e protezione. Ricordiamo anche il sacrificio dei tanti soldati, partiti da ogni città italiana, nella difficilissima e sanguinosa guerra di trincea che caratterizzò la prima guerra mondiale. L'Umbria rende omaggio ai militari ed ai civili caduti nelle guerre che hanno attraversato il Paese nel corso del Novecento, ribadendo la forza della Carta costituzionale che ci impegna a rafforzare gli organismi internazionali a cominciare dall'Unione europea, per assicurare pace e sicurezza alle nostre comunità"

La cerimonia è quindi proseguita con la lettura, da parte di uno studente del Liceo classico e musicale Annibale Mariotti di Perugia, del Bollettino della Vittoria firmato dal Gen. Armando Diaz il 4 novembre 1918 ed, infine, con la deposizione delle corone d’alloro al monumento ai caduti da parte del Prefetto Sgaraglia, del Sindaco Romizi e della Presidente  Marini.

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