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25 aprile - Corone d'alloro e memoria, i 75 anni della Liberazione per i sindaci della provincia di Perugia

Nelle parole dei primi cittadini il paragone con l'attualità, le privazioni e l'isolamento dovuto al Coronavirus

I sindaci dei comuni umbri hanno ricordato la giornata del 25 aprile, festa della Liberazione, con la deposizione di corone d'alloro ai piedi dei monumenti dei caduti o nei luoghi simbolo dlela Resistenza in Umbria.

città di castello-6Il sindaco Luciano Bacchetta in occasione del 75esimo anniversario della Liberazione, nei pressi del monumento alla Resistenza Altotiberina in viale Vittorio Emanuele, subito dopo aver deposto una corona di fiori con accanto il Gonfalone del comune,  alla presenza di Anna Pacciarini, Presidente della sezione Anpi tifernate, Pierino Monaldi, (vice-presidente dell’Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti) in rappresentanza di tutte le associazioni combattentistiche, della sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega agli Affari Europei, Onorevole Laura Agea e dell’onorevole, Walter Verini: "Tutto ciò che da circa due mesi ormai facciamo in termini di sacrifici, di restrizioni, di abitudini forzate, di separazioni e allontanamenti torna a onore di un popolo che, nel giorno del 25 aprile, capisce profondamente e ancora meglio di sempre su quali basi riposa il valore laico, unitario e democratico della propria difesa dall’evento pandemico. Oggi più che mai dobbiamo vivere il 25 aprile nell’isolamento delle nostre case, ma proprio da questi ambienti e dal peso delle afflizioni che vi si è caricato non potrà che nascere una consapevolezza nuosindaci trasimeno 2-2va, inedita, ricca, entusiasta e orgogliosa della liberazione nazionale".

I sindaci del Trasimeno si sono ritrovati per deporre una corona d'allora ai piedi del monumento che ricorda la Brigata Risorgimento.

L'onorevole Anna Ascani ha inviato un messaggio: "Non ho conosciuto di persona mio nonno partigiano: l’ho conosciuto in foto e dalle storie della sua lotta, che mi sono state raccontate e che hanno formato la mia coscienza. Se penso alla mia personale memoria di bambina, trovo tante ragioni in più per pensare che sia nostro dovere custodire la memoria del 25 aprile e della Liberazione e consegnarla in dote ai nostri ragazzi, tanto più in un tempo in cui il senso comune e il conformismo culturale e politico pretendono con sofismi disonesti di farci credere che l’antifascismo non serva più. Il sacrificio e la lotta di una generazione di ragazzi e ragazze che sono saliti a combattere sulle montagne per restituire la libertà al nostro paese sono patrimonio della nostra Storia, per sempre. Viva il 25 aprile, viva l’Italia liberata e antifascista!".

Chiodini_Ruggeri-2"Questa di oggi non è una guerra. Quella che vissero i nostri nonni, quella si era una guerra. La guerra è il tempo dell’odio. In guerra per sopravvivere si è costretti a uccidere l’altro, invece questo è il tempo della vicinanza e della solidarietà". Con queste parole il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, ha sottolineato la distinzione tra l’Italia del periodo bellico e quella attuale in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. "Non si possono fare paragoni – ha aggiunto – sminuirebbero l’eroismo e il sacrificio estremo della guerra contro il nazifascismo. L’Italia di oggi, però ci ricorda qualcosa del Paese di 75 anni fa e ci fa riflettere su come riuscimmo a risollevarci".

Assisi, il sindaco Stefania Proietti: "Non potevamo non essere qui in questa giornata che ricorda la nostra storia - ha detto il sindaco Stefania Proietti -, i nostri principi di democrazia, libertà e pace. Questa crisi ci sta mettendo a dura prova e per uscirne dobbiamo essere uniti perchè soltanto insieme ce la faremo. Come Sindaco e Città di assisi aderiamo all’appello #iorestolibero (https://www.25aprile2020.com/) lanciato da Carlo Petrini per raccogliere fondi a favore di Caritas e Croce Rossa. Una delle tante iniziative di queste settimane che dimostrano come nei momenti difficili il nostro Paese sa ricompattarsi all'insegna della vera solidarietà".

nonnina partigiana-2Nonna Lisa. Non ha voluto rinunciare, a modo suo, a festeggiare il 25 aprile, rigorosamente dal terrazzo di casa davanti ad una bandiera sventolante e drappi tricolori. Nonna “Lisa”, Luisa Zappitelli, giunta quasi al giro di boa di 109 anni (è nata l’8 Novembre 1911 a Villa del Seminario), non ha resistito alla tentazione di manifestare con il solito sorriso “contagioso” la propria gioia per una ricorrenza storica che ha vissuto da protagonista ed il senso di appartenenza ai valori di democrazia e libertà della Repubblica Italiana. “Viva l’Italia, viva la Repubblica, auguri a tutti gli Italiani ed in particolare al Presidente Sergio Mattarella. Tutti insieme ce la faremo. Viva il 25 Aprile”. Nonna Lisa ha pronunciato brevi, ma incisive frasi dalla terrazza della sua abitazione a Città di Castello dove vive con la figlia Anna Ercolani, insegnante in pensione con la passione per l’arte e la musica. Il tricolore sistemato con tanto di asta sul balcone le era stato donato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, assieme ad una copia della Costituzione lo scorso 8 novembre 2019 in occasione del compimento di 108 anni.

cerimonia 25 Aprile 2020-2Il sindaco di Umbertide Luca Carizia ha partecipato ad una cerimonia simbolica per il 75esimo anniversario dalla Liberazione dell'Italia dal nazifascismo e il 76esimo anniversario dal bombardamento di Borgo San Giovanni.

Nel pieno rispetto delle misure per il contenimento del contagio da Covid-19, alle ore 11, in piazza XXV Aprile il sindaco Luca Carizia, accompagnato dal gonfalone del Comune di Umbertide, ha deposto una corona di alloro in ricordo degli oltre 70 umbertidesi che persero la vita la mattina del 25 aprile 1944 e per onorare tutti coloro che col proprio sacrificio contribuirono 75 anni fa a liberare l'Italia dal nazifascismo.

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