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Lunedì, 29 Aprile 2024
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LIBERO PENSIERO La Medio Etruria (o il suo FANTASMA) sconvolge l’Umbria. Come pietra dello scandalo

I sindaci divisi e contrapposti sulle ipotesi della Stazione da (NON) fare

Così è, se vi pare. Zizzania seminata non con la mano, ma col sacco.

Anche in territorio umbro stanno sorgendo divisioni serie e inconciliabili. Ma l’uovo di Colombo è dietro l’angolo. E la soluzione non scontenterebbe nessuno. Perché giova a tutti.

Da un lato quelli che stanno con Chiusi. Infatti, i Comuni di Panicale, di Piegaro, di Paciano e di città della Pieve sono alleati per la soluzione su Chiusi.

Chi è pro Rigutino. I Comuni della Valtiberina, da Città di Castello a Lisciano Niccone, a Sangiustino,  fino a Pietralunga, con i loro vicini comuni toscani, hanno votato la soluzione di Rigutino.

… e poi c’è Creti, coi suoi sostenitori. Resta in campo la soluzione di Creti, che parte favorita dalla politica regionale. Ma c’è chi la giudica, appunto, una “Creti-nata”.

UNA SOLUZIONE A COSTO MINIMO. Come portare a sintesi soluzioni così divergenti. Per sanare tutto questo putiferio, risorge dalle macerie, come un'araba fenice, la soluzione d'Italia Nostra e Ultimo treno.

La quadratura del cerchio. Facilissima, perfino ovvia: un congruo numero di Frecciarossa venga opportunamente deviato in territorio umbro, come già avviene in Trentino, in Friuli e in altre parti d'Italia.  Gli altri sono tutti scemi e inconcludenti? Solo noi siamo svegli? C’è chi dice di no.

CONIUGARE FRECCIAROSSA, TRASPORTO AEREO E ASSETTO SUPERSTRADALE. Occorre quindi che Terni, Spoleto, Foligno, Assisi, Perugia... insomma, la parte più popolosa ed economicamente rilevante dell’Umbria non si divida sulla soluzione MedioEtruria, ma reagisca chiedendo la stessa unica, vantaggiosa, razionale soluzione.

I Frecciarossa, al pari di quanto accade nelle altre regioni,  vengano a servirci a casa nostra. Anche perché dobbiamo mettere insieme tre realtà strategiche: il trasporto aereo e il trasporto ferroviario di qualità inanellati dal miglior assetto superstradale dell'Italia centrale. Altro che Medio Etruria in Toscana!

A pensar male si fa peccato, ma… si indovina quasi sempre (diceva Giulio Andreotti). E Bettino Craxi rispondeva: “Prima o poi, tutte le volpi finiscono in pellicceria”. Ma la pelliccia, con l’ecologismo trionfante, è decisamente fuori moda. E i furbi o furbetti vengono facilmente smascherati.

La soluzione di Creti viene presentata come molto interessata. Si dice che sarebbe imposta (o almeno caldeggiata) da una serie d'interessi enormi, legati anche a territori di proprietà. Ma su certe illazioni è meglio tacere.

Darebbe le ali a un vecchio progetto, morto e sepolto.  Si parlò, in passato, del progetto per un aeroporto internazionale bocciato dagli ambientalisti. Grazie alla Medio Etruria, quell’ipotesi può tornare in pista. Disgraziatamente.

C’è chi dice, maliziosamente: tutto torna. Ora si tratta di vedere se si intende assecondare interessi privati, privatissimi (facendoci tornare alle littorine, foto in pagina). O valga la pena di curare il bene e l’interesse della nostra regione (scritta con la lettera minuscola). E, conseguentemente, a beneficio dei cittadini umbri.

Si può pensarla diversamente?

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