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PROVINCIA Magione

Violenza contro le donne, a Magione il centro di assistenza si riorganizza

Sarà presentato sabato 25 novembre nel corso di un evento all'Officina Teatrale

Verrà presentata in occasione dell’iniziativa per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “Uscirne si può” - organizzata dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Magione in collaborazione con l’associazione Progetto Donna Integra - la nuova organizzazione del Centro antiviolenza con la nuova gestione svolta in collaborazione con Liberamente…Donna.
L’iniziativa, in programma sabato 25 novembre dalle15.30 nella sede dell’Officina Teatrale La Piazzetta in piazza Mengoni, Magione, si apre con i saluti istituzionali dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Magione, Eleonora Maghini, e dell’assessore alle politiche sociali dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini.
Seguirà la presentazione della nuova organizzazione del Centro antiviolenza di Magione con interventi delle rappresentanti delle associazioni Liberamente… Donna e Progetto Donna Integra.
La presentazione sarà intervallata da letture di testimonianze di donne che hanno affrontato il percorso di uscita dalla violenza anche grazie all’accesso ai Centri antiviolenza. Le letture saranno effettuate da Fabiola Marchesi, Alessandra Cardone e Andreina Panico, volontarie del locale Circolo lettori ad alta voce (LaAV).
Seguirà una dimostrazione di tecniche di difesa personale a cura della Scuola AKS Umbria karate Magione.
A chiusura lo spettacolo della Compagnia teatrale magionese “Effetto farfalla” con Sofia Brogioni, Riccardo Carrozza e Federica Lagetti, regia di Fausto Marchini.
Per l’occasione nella Biblioteca comunale Vittoria Aganoor Pompilj verrà allestito uno spazio dedicato alla letteratura sul tema.
“I recenti drammatici eventi – commentano le organizzatrici – rendono sempre più importante la prevenzione della violenza e il supporto a chi ne è vittima. Da questo punto di vista i centri antiviolenza sono una base fondamentale perché tutte le donne vi si possono rivolgere.  Personale preparato può aiutare ad avviare il difficile percorso di consapevolezza dando inizio a quelle azioni che, realizzate in collaborazione con tutti i soggetti che in questi casi possono venire coinvolti, dalle forze dell’ordine ai servizi sociali, dal supporto psicologico a quello legale, possano consentire quel ritorno alla libertà personale che la violenza annulla.”

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