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Elezioni comunali 2014

PRIMARIE A PERUGIA La lettera della discordia agli elettori: "ci sono falsità"

Il 2 marzo si vota a tempo di record, ma c'è anche tempo per una polemica forte tra i due candidati in gara: l'ex senatrice Fioroni attacca Boccali. Ecco la patata bollente per i vertici cittadini del Pd

Saranno pure primarie lampo, per qualcuno un po' farsa dato il tempo limitato per informare su tutto i cittadini di Perugia, ma c'è da dire che il clima e le polemiche sono quelli delle grandi e dure competizioni elettorali "fratricide" (essendo primarie di partito). La prima vera polemica arriva dalla sfidante del sindaco uscente, Wladimiro Boccali: l'ex senatrice Fioroni, renziana doc, ha chiesto di ritirare e di rettificare i contenuti di una lettera inviata dal primo cittadino a tanti perugini in vista delle primarie del 2 marzo. La frase incriminata sarebbe quella riguardante l'appoggio di tutto il partito alla candidatura di Boccali; tradotto: sono io il candidato ufficiale, la Fioroni invece balla da sola.

Ecco il testo: "Caro concittadino, il Pd ha deciso di sostenere la mia candidatura  a sindaco di Perugia per le primarie del 2 marzo prossimo. Sono onorato della fiducia che mi è stata confermata". C'è di vero che l'assemblea cittadina del Pd ha promosso l'amministrazione comunale e ricandidato Boccali al secondo mandato. Tutto questo però senza bloccare le primarie per chi volesse provare a togliergli il posto in vista delle comunali del 25 maggio.

Per l'ex senatrice Fioroni quella lettera direbbe cose false tanto da chiedere una rettifica pubblica: "Rispetto alla lettera che il Sindaco uscente Wladimiro Boccali sta inviando ai cittadini alla quale, fa da supporto anche una email, replico chiedendo una smentita ufficiale ed un chiarimento, spiegando sulla base di quale motivazione può dire che un Partito Democratico che ha indetto le Primarie sostiene la sua candidatura".

Continua la Fioroni: "Ricordo che anche io sono del PD e che quasi 500 iscritti  mi hanno onorato della loro firma per sostenere la mia candidatura e credo che questi stessi iscritti meritino quantomeno il diritto all’equità, cioè ad essere considerati pienamente iscritti al PD. Ricordo inoltre che le Primarie sono uno strumento non solo di imprescindibile dialettica democratica, ma anche di legittimazione politica e come tale dovrebbero garantire totale imparzialità nel rispetto dei cittadini, per consentire una libera e consapevole scelta". Boccali non risponde e non smentisce nulla. La patata bollente passa direttamente al segretario Francesco Giacopetti.

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