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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Figaro si rompe una gamba, lo spettacolo continua: prima da tutto esaurito

Apertura alla grande per il Preggio Music Festival con le mozartiane “Nozze di Figaro” per la direzione di don Francesco Bastianoni

Apertura alla grande e tutto esaurito per il Preggio Music Festival con le mozartiane “Nozze di Figaro” per la direzione di don Francesco Bastianoni. Con qualche inconveniente nel cambio scene (eravamo alla prima) e un incidente occorso a Figaro (Ferruccio Finetti). Non ti si va a rompere una gamba alla vigilia del debutto? Ma ci sono casi, come questo, nei quali anche un problema può diventare una risorsa. Non ci si crede: ma la gruccia iniziale (d’antan, s’intende) e la limitazione deambulatoria dopo un po’ non si notavano, grazie anche alla complicità dei colleghi. Così Figaro porta a termine i suoi propositi, tra equivoci e agnizioni.

Il tutto esaurito che trova valida motivazione nel profilo degli interpreti, professionisti di sicura affidabilità. Vanno nominati tutti. Il basso Andrea Sari, potente conte di Almaviva; Pauline Rouillard, una cameriera brillante e dal recitativo accattivante (ha perso qualche rotondità di forme, ma è una delizia vederla e sentirla); Teresa Dembech, Barbarina; Francesca Lisetto, un versatile Cherubino; Stella Peruzzi, Marcellina; Francesco Marcacci, don  Basilio/giudice; Alessandro Avona, Antonio. Bravo, potente e raffinato (anche nella recitazione) Finetti, malgrado l’incidente. Prende fiducia ed esplode strada facendo.

Una nota particolare a Chiara Giudice, perfetta nel ruolo della contessa Rosina, sempre più soprano naturale. Dopo anni di tirocinio da mezzosoprano, Chiara è pervenuta a una maturità a una potenza, a un talento di modulazione e recitazione che, a mio avviso, ne fanno una figura di riferimento che potrebbe volare verso alte mete internazionali, più di quanto attualmente faccia. Il Maestro Stefano Ragni la definisce, meritoriamente, “una corazzata”.  Perugia, Perugia! Perché non lasci liberi i tuoi figli di spaziare per il mondo?

Don Francesco Bastianoni cresce in autorevolezza, assecondato da una compagine orchestrale di tutto rispetto che annovera tra i suoi componenti un veterano come il violinista Patrizio Scarponi. Nota di costume: come sempre, erano più gli stranieri che gli italiani; lingua dominante l’inglese. Repliche a giorni alterni l’8-10-12-14 agosto.

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