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Economia Bastia Umbra

LA STORIA Dal rischio del licenziamento e al ponte sul valico del Verghereto, così i dipendenti sono diventati imprenditori

Gli ex dipendenti delle Officine Franchi hanno rilevato la storica azienda e ora danno lavoro a 35 persone

Dal rischio di rimanere senza lavoro a "imprenditori". Con il coraggio di mettere in gioco i propri risparmi per acquistare l'azienda per la quale lavoravano. E oggi, a distanza di 4 anni, le Carpenterie metalliche umbre, cooperativa nata dall'unione dei dipendenti delle storiche Officine Franchi di Bastia Umbra, "firmano" il ponte di acciaio del valico del Verghereto. In questi giorno è stato effettuato il varo dell’ultima campata del ponte ida 350 tonnellate.

“Dopo 4 anni vorticosi e opere realizzate e consegnate in mezza Italia, ci piace pensare che alla rinascita di questa opera viaria importantissima per la nostra regione stia concorrendo fattivamente la nostra Cooperativa rinata anch’essa dopo un periodo nerissimo e che oggi dà stabilmente lavoro a circa 35 persone” così esordisce il è+presidente della cooperativa, Paolo Rossi Rossini.

“In questo periodo di rinascita per la cristianità possiamo parlare di un miracolo nel miracolo - commenta il presidente di Confcooperative Umbria, Carlo di Somma - Quello di veder il ripristino del Verghereto grazie all’opera di una cooperativa che ha una storia breve ma molto significativa fatta di sofferenza, orgoglio e perseveranza e che oggi costituisce una eccellenza nel panorama della carpenteria metallica pesante regionale e nazionale”.

“Il nostro Workers Buy Out cooperativo nato grazie al sostegno determinate del Fondo ministeriale Cfi e di Confcooperative attraverso il proprio fondo per la promozione cooperativa Fondosviluppo, sta crescendo in maniera costante con una credibilità ed una autorevolezza attestata da primari gruppi nazionali del settore delle grandi opere pubbliche e private che in CMU hanno trovato un partner preparato ed affidabile” prosegue il presidente Rossi Rossini.

“I Workers Buy Out sono percorsi complessi e non sono di certo mancate le difficolta” sottolinea il segretario regionale di Confcooperative, Lorenzo Mariani, che ha promosso la cooperativa e affiancato Rossini e i soci quotidianamente unitamente allo staff dell’associazione. “Il Covid-19, il rincaro deli costi delle materie prime, i rincari energetici e ora la crescita dei tassi d’interesse bancari – prosegue Mariani - sono solo le principali problematiche affrontate ed ora ci stiamo approcciando allo scoglio dell’acquisto del sito produttivo. Anche il questa nuova sfida il mondo cooperativo di Confcooperative saprà fare la propria parte e sono certo che con la finanza di sistema delle due BCC umbre, i rispettivi Gruppi Bancari Centrali, Fondosviluppo e Cooperfidi Italia costruiremo un mix sostenibile per dare una casa definitiva alla cooperativa Cmu affinché possa proseguire il proprio percorso di crescita”.

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